di Marina Gersony
Un libro per difendersi dalle bufale su farmaci, mode terapeutiche, cibi considerati killer e medicina fai da te
L’85% dei pazienti interroga il web per avere risposte sulla salute: oltre la metà comunica online con il proprio medico e quasi uno su due possiede un dispositivo di monitoraggio della salute. Il quadro emerge dal recente rapporto Philips Future Health Study 2016, condotto in 13 Paesi, su un campione di oltre 2mila pazienti italiani tra i 18 e gli 80 anni. E fin qui tutto bene. Il problema nasce quando, dopo aver interrogato il web sulle varie malattie, sono in molti (troppi) a decidere di non andare più dal medico compiacendosi delle proprie capacità diagnostiche. «Ho letto su Facebook che la carota, condita con l’aceto, cura il raffreddore». «Io invece non farò vaccinare i miei figli perché non voglio arricchire Big Pharma, e mi nutro di costose compresse seguendo i consigli del “medico alternativo” e del suo vicino di ombrellone»…
Nell’era dei tuttologi e del fai-da-te, i neo esperti sfoggiano competenze che non hanno. Non è un caso che le bufale impazzino creando equivoci a volte clamorosi. Esce dunque al momento giusto un saggio molto interessante e soprattutto utilissimo che mette un po’ di ordine in questa babele di informazioni fuorvianti e potenzialmente dannose. Con un linguaggio scorrevole e diretto, le due autrici, Silvia Bencivelli (medico e giornalista scientifica) e Daniela Ovadia (giornalista scientifica ed eticista), spiegano che la salute è una cosa seria e comunicarla correttamente significa soprattutto maneggiare la complessità.
Attraverso il racconto di storie di giornalismo e di medicina, capitolo dopo capitolo, il libro spazia su molti temi attualissimi: virus, ambienti che ammalano, farmaci, integratori, l’invenzione delle malattie, le sperimentazioni, i criteri per gli screening, la medicina del futuro tra illusioni e certezze… Per non parlare del mondo dell’alimentazione, pieno di false credenze, radicate e pervicaci, a cominciare dai quattro veleni bianchi, ossia zucchero bianco, sale, farina raffinata e latte definiti da una certa stampa allarmistica “i quattro veleni dell’Apocalisse”. In realtà, se consumati cum grano salis, possono essere importanti per il nostro benessere…
Questo libro irrinunciabile, di cui consigliamo la lettura, è ricco di spunti per soppesare o smascherare le notizie sviluppando il nostro senso critico. Ne parleremo ancora prossimamente su queste pagine.
È la medicina, bellezza! ,
Perché è difficile parlare di salute,
di Silvia Bencivelli, Daniela Ovadia.
Editore Carocci, pp. 200, € 17.00