di Nathan Greppi
Il film La Razzia in TV il 26 gennaio, per il Giorno della Memoria e a Milano il 15 gennaio al Cinema Orfeo. Ruggero Gabbai: «Questa storia riguarda tutti gli ebrei d’Italia. E gli italiani ‘brava gente’»
È per il 27 gennaio 2019, nel Giorno della Memoria, che è prevista la proiezione del documentario La Razzia di Ruggero Gabbai su Rai 1, e più precisamente nella rubrica Speciale TG1. Il documentario, già presentato a Montecitorio, racconta la storia degli ebrei romani deportati il 16 ottobre 1943 nei campi di concentramento.
«Stiamo cercando di sentire anche il direttore di Rai 2 Carlo Freccero per mandarlo anche in prima o seconda serata», ha dichiarato Gabbai in un’intervista a Bet Magazine-Mosaico.
Come è nato l’accordo con la Rai?
Io alla Rai ci lavoro da tanti anni; avevano già visto Libia, l’ultimo esodo, e in seguito hanno visto il trailer di questo, e quando ci siamo visti al Festival di Venezia abbiamo accordato la pre-acquisizione; tecnicamente l’abbiamo prodotto noi, ma ufficialmente il produttore è il Museo della Shoah di Roma.
Che significato ha, oggi, questa storia?
È una storia della capitale d’Italia, l’unica razzia di ebrei in Italia fu a Roma. Da noi ci furono altre deportazioni, ma questa fu l’unica commissionata da Hitler. È un fatto storico di grandissima importanza, ma fuori da Roma è poco considerato; avvenne con l’appoggio esplicito di Mussolini e sotto lo sguardo del Vaticano. Pertanto, è una storia che riguarda tutti gli ebrei italiani.
Verrà presentato anche in altre occasioni?
Stiamo organizzando un’anteprima a Milano il 15 gennaio, al Cinema Orfeo, per far conoscere questa storia agli ebrei milanesi. Ci saranno testimonianze, finora inedite, degli ultimi sopravvissuti ai fatti di quel 16 ottobre, oggi tutti morti, che abbiamo ritrovato negli Archivi della Memoria.