Personale di Rafael Y. Herman allo Studio Guastalla di Milano
L’immagine dell’albero raffigura la metafora della vita e della possibilità di scelta che essa offre, il simbolo della sopravvivenza e della sofferenza, l’incarnazione della “conoscenza del bene e dl male”. Ritratti dall’obiettivo di Rafael Y. Herman, gli alberi di Israele appaiono solitari, immersi nel silenzio del deserto e della notte, nel vuoto e nelle tenebre, sembrano talvolta impauriti e sofferenti, condannati alla solitudine al pari degli essere umani. Ma la scelta di vivere ha il sopravvento, e l’estrema aridità del paesaggio desertico si trasforma in quella stessa emozione che vive nel profondo dell’anima.
Nato nel deserto, Rafael Y. Herman rappresenta con queste immagini la sua esperienza di vita, la sua espressione personale per rappresentare le profondità della vita umana. Le foto sono state scattate di notte, alla luce della luna, e non hanno subito alcuna lavorazione in digitale: il risultato è una visione surreale, fantastica, impossibile a vedersi con gli occhi. Il profilo degli alberi è ammantato di una luce che appare priva di spazio e di ombre, simile a quella luce spirituale che, secondo la tradizione ebraica, apparve nel primo giorno della Genesi.
Il progetto Genesi è perdurato per tre estati, nel deserto di Beer Sheva: decine di notti per ottenere poche immagini “perfette” a rendere lo stato d’animo dell’autore, ma capaci di trasmettere allo spettatore gli stessi sentimenti di paura, solitudine, attesa, riflessione che hanno dominato ogni scatto. La visione di queste immagini vorrebbe ricondurci al principio, al momento in cui abbiamo iniziato a scegliere e a decidere.
Lo stesso progetto comprende anche l’installazione “Tunnel to Genesis”, esposta al Palazzo Reale di Milano, nella Sala delle Cariatidi, e che il centro Pompidou di Parigi intende esporre anche in Francia ed in Cina.
Bereshit – Genesis
Fotografie di Rafael Y. Herman
Studio Guastalla, via Senato 24 – Milano
dal 21 novembre al 9 febbraio
Vernissage: 21 novembre ore 18