Dirompente, vitale, immaginifico: così parla il corpo di Israele

Spettacolo

«Laddove il linguaggio non è più capace o non è (più) sufficiente a dirimere, lenire, conciliare, spiegare, esprimere, rappresentare, mediare, unire o fondere le diversità, il corpo sa supplire all’incomunicabilità delle parole. Laddove la parola si arrende, il corpo sa riflettere ed esprimere il pensiero con la generosità espressiva del movimento, sia esso secco e angoloso che ammiccante e sinuoso. E non è un caso che l’uso del corpo più emerga laddove i conflitti interculturali mettono a dura prova l’oralità. E Israele, calderone ribollente di etnie e culture, diventa il grande laboratorio della danza contemporanea, del linguaggio e del movimento del corpo, là dove la Torà ha sin dalla notte dei tempi sancito la sacralità della parola». Così Gianni Gualberto Morelenbaum, patron di Aperitivo in Concerto che presta al Teatro Franco Parenti la consulenza artistica per questo eccezionale evento, spiega la forza dirompente e la qualità esplosiva della danza contemporanea prodotta da israeliani e portata nel mondo.

Milano potrà assorbire queste “Energie da Tel Aviv,” dal 10 al 17 ottobre al Teatro Franco Parenti che – a cura di Andrée Ruth Shammah – porterà per la prima volta in Italia cinque gruppi israeliani celebrati sulla scena internazionale, rappresentativi di quell’incredibile laboratorio di creatività che fa di Israele un’eccellenza mondiale nell’ambito della danza, delle performing arts e della musica.

«Perché questa rassegna si focalizza su Israele? Nessuna motivazione astrusa o vaga, se non che in questo caso… Israelis do it better – spiega Morelenbaum. – Ma si sbaglierebbe se si pensasse che questa serie di momenti creativi e spettacolari abbia “solo” lo scopo di approfondire il fenomeno, di per sé già straordinario, della danza contemporanea in Israele. Danza dalla ferocia espressiva, vitale e atletica, che del corpo fa libro e specchio in cui descrivere, riportare, commentare e trasfigurare la realtà di un silenzio non più occupato dalle parole del dialogo ma dai suoni stridenti dell’ostilità. Nella tradizione ebraica il “corpo” rappresenta la sintesi di corpo e spirito (la parola “nefesh”, in genere tradotta come “anima”, indica la persona nel suo complesso). La danza nella Torà è intesa come forma di preghiera, come parola e gesto rituale».

Ma chi sono i protagonisti che si presentano al pubblico milanese?

Aprono le … danze, è il caso di dirlo,  Inbal Pinto e Avshalom Pollak che dal 1992 sono acclamati in tutto il mondo con i loro spettacoli di grande vitalità, accuratezza e ironia. Gold fish, scelto per la loro prima volta in Italia, è un gioiello che mescola teatro e danza, un trionfo dell’immaginazione sulla realtà per un pubblico di tutte le età. Dai minimi dettagli della vita quotidiana si spalancano nuovi mondi di poesia e ironia che ci immergono in una fantasia dalle infinite possibilità.

Una vera potenza espressiva sono Niv Sheinfeld e Oren Laor che reinterpretanoTwo Room Apartment, famosa coreografia del 1987 di Liat Dror e Nir Ben Gal. Attraverso questo lavoro Sheinfeld e Laor esaminano una serie di frontiere e barriere in più contesti: frontiere fisiche, frontiere spirituali che l’individuo crea dentro di sé.

Un gruppo innovativo, irriverente, scatenato: è Tziporela, l’ultima rivelazione che da Tel Aviv parte alla conquista del pubblico internazionale. Nove elementi invadono la scena con le loro irresistibili gag dove si mescolano liberamente teatro, circo, musica, danza, storielle paradossali o venate di malinconia con un’approccio senza tabù alla quotidianità della vita.

C’è poi Sharon Vazanna, danzatrice e coreografa pluripremiata. Presenta due lavori: The red fields e The feast. Il primo è un assolo, premiato a Intimidance Festival 2012, che descrive l’incontro di una donna con le convenzione sociali. The feast è un trio centrato sulla lotta di tre donne per ottenere spazio, attenzione, libertà e amore.

Chiude la rassegna Lalya B’Canaan, uno fra i più significativi gruppi musicali israeliani, che esplora tutti i versanti della tradizione musicale ebraica in Israele. Fondato dalla cantante Talya Solan, voce solista dello Israeli Ethnic Ensemble, vede la collaborazione prestigiosa dei migliori musicisti israeliani e, soprattutto, di uno fra i più indiscussi e poetici solisti di fisarmonica sulla scena internazionale, Jean-Louis Matinier.

“Energie da Tel Aviv” è l’Evento dell’autunno milanese, da non perdere.

Energie da Tel Aviv, dal 10 al 17 ottobre al Teatro Franco Parenti, porterà per la prima volta in Italia cinque gruppi israeliani noti internazionalmente, rappresentativi di quell’incredibile laboratorio di creatività che fa di Israele un’eccellenza mondiale nell’ambito della danza, delle performing arts e della musica.

Per saperne di più, visitate il sito del Teatro Franco Parenti

Di seguito una sintesi del programma e i link  degli spettacoli e degli artisti coinvolti:

11 – 12 ottobre

(10 ottobre anteprima riservata AcomeA)

Inbal Pinto e Avshalom Pollack

Acclamati in tutto il mondo con i loro spettacoli di grande impatto, attenzione per i più piccoli dettagli e ironia. Gold fish è il titolo scelto per il loro debutto in Italia, un gioiello che mescola teatro e danza.

13-14 – 15 e 16 ottobre

Niv Sheinfeld e Oren Laor

Two room apartment è performing art, teatro fisico, danza contemporanea. In tournée internazionale, Niv Sheinfeld e Oren      Laor indagano il senso dei limiti e delle frontiere, da quelle geografiche a  quelle che l’individuo pone a se stesso.

13 -14 ottobre

Tziporela Ensemble

Gruppo innovativo, irriverente, scatenato, Tziporela Ensemble è l’ultima rivelazione che da Tel Aviv parte alla conquista del pubblico internazionale. Nove     elementi invadono la scena con le loro irresistibili gag nello spettacolo Tziporela worldwide ().

15-16 ottobre

Sharon Vazanna

Il conflitto fra pulsione, istinto e conformismi sociali emerge nei lavori della pluripremiata Sharon Vazanna che presenta il solo Red fields e il trio The feast

17 ottobre

Layla B’ Canaan

Esplora la tradizione ebraica trapiantata in Israele, uno dei più significativi gruppi musicali israeliani, Layla B’ Canaan, fondato dalla cantante Talya G.A. Solan che ha riunito alcuni fra i migliori musicisti israeliani, come il percussionista di fama mondiale Zohar Fresco e il    fisarmonicista francese Jean Louis Matinier.