Emmy 2024: il cantautore Benj Pasek raggiunge lo status di EGOT. È l’ottavo artista ebreo ad aggiudicarsi il titolo

Spettacolo

di Pietro Baragiola
Domenica 8 settembre con la vittoria ai Creative Arts Emmy Awards 2024, il cantautore Benj Pasek (a destra nella foto) è diventato l’ottavo artista ebreo a raggiungere lo status di EGOT, la categoria d’élite del mondo dello spettacolo riservata a chi, nel corso della propria carriera, è riuscito a vincere un Emmy, un Grammy, un Oscar e un Tony award.

Pasek si è aggiudicato il nuovo status insieme al collega compositore Justin Paul (a sinistra nella foto) con il quale ha condiviso tutte le sue vittorie.

La coppia di artisti ha ricevuto l’Emmy per la Miglior Canzone Originale grazie al brano Which of the Pickwick Triplets Did it? presente nella terza stagione della serie tv Only Murders in the Building, distribuita in America dalla piattaforma Hulu e in Europa da Disney+.

 

I premi di Benj Pasek e Justin Paul

Benj Pasek e Justin Paul si sono conosciuti nel 2004 durante il loro primo anno all’Università del Michigan.

Entrambi scritturati in ruoli minori in una produzione teatrale di City of Angels, i due giovani hanno deciso di creare uno spettacolo tutto loro: un ciclo di canzoni intitolato Eagles che affrontava i temi della crescita e scoperta di sé a vent’anni.

Il video della produzione è stato pubblicato su Facebook e YouTube, riscontrando un enorme successo. Nel giro di due anni ben 40 college hanno dato vita a produzioni di Eagles e Pasek e Paul sono andati in tournée tra le varie università per promuovere lo spettacolo.

Dopo la laurea, i due cantautori si sono trasferiti a New York dove hanno iniziato a scrivere musiche per diverse produzioni di Broadway tra cui l’adattamento teatrale di A Christmas Story, il celebre film del 1983.

Questo progetto ha assegnato loro la prima nomination ai Tony Awards del 2013, ma sarà solamente nel 2017, grazie al musical Dear Evan Hansen, che Pasek e Paul riusciranno a vincere il Tony per la Miglior Colonna Sonora Originale e il Grammy per il Migliore Album.

Sempre nel 2017 il duo ha vinto l’Oscar per la Miglior Canzone Originale con il brano City of Stars, presente nel film La La Land.

L’Emmy era l’unico premio che mancava alla coppia per raggiungere l’ambito status di EGOT ma l’opportunità si è finalmente presentata nel 2023, grazie alla collaborazione con Only Murders in the Building, di cui sia Pasek che Paul sono tutt’ora molto fieri.

“È una delle nostre serie tv preferite e, lavorandoci, ci siamo divertiti moltissimo” ha spiegato Pasek durante la cerimonia degli Emmy Awards di domenica.

Per promuovere la candidatura del brano agli Emmy, il co-creatore della serie, John Hoffman, ha rilasciato numerose interviste in cui ha raccontato come gli fosse venuta l’idea per l’episodio che ha ispirato la canzone.

“Un giorno ero sotto la doccia e stavo pensando ad una possibile puntata in cui il poliziotto avrebbe dovuto scoprire chi di tre gemelli avesse ucciso la propria madre e nel mentre si sarebbe interrogato con il seguente quesito: ‘Oh, chi dei tre Pickwick può averlo fatto?’” ha spiegato Hoffman.

Pasek e Paul hanno ricevuto il premio insieme ai co-autori della canzone, Marc Shaiman e Scott Wittman. “È davvero emozionante poter vincere accanto a due dei nostri più grandi eroi, gli stessi che ci hanno commissionato il nostro primo progetto televisivo” ha affermato Paul durante il suo discorso sul palco. “La loro presenza ha reso il tutto ancor più significativo.”

Benj Pasek e Justin Paul, all’età di 39 anni, sono rispettivamente la 20esima e 21esima persona ad entrare nella categoria EGOT, formata per più di un terzo da artisti ebrei.

Il primo a raggiungere questo status è stato proprio il musicista ebreo Richard Rodgers, vincendo nel 1962 l’Emmy per la Migliore Composizione Musicale con la serie tv Winston Churchill – The Valiant Years.

Oltre ai 21 artisti che sono entrati nell’élite degli EGOT, sei hanno ottenuto questo titolo aggiudicandosi almeno un premio in veste onoraria. Tra queste personalità troviamo la leggendaria attrice e cantante ebrea Barbra Streisand.

“Come molti artisti in questa categoria, la mia identità ebraica influenza costantemente il mio lavoro” ha affermato Pasek alla Jewish Community Voice of Southern New Jersey nel 2019. “Gli ebrei hanno un punto di vista privilegiato che permette di guardare al di fuori del mainstream e di avere intuizioni davvero uniche.”

 

L’ebraismo di Benj Pasek

Cresciuto in una famiglia ebraica di Philadelphia, Benj Pasek ha reso omaggio alle sue origini lungo tutto il corso della sua carriera.

Sua madre, Kathy Hirsh-Pasek, una psicologa e letterata ebrea, è stata la principale responsabile nel sedimentare l’orgoglio ebraico del cantautore.

Più volte Pasek ha spiegato sui social come la sua identità ebraica abbia plasmato le sue abilità da storyteller.

Nella sua rivisitazione teatrale di A Christmas Story, il cantautore ha inserito una famiglia di personaggi ebrei, gli Schwartz, e una canzone per Hanukkah, garantendo attimi di inaspettata comicità.

I temi ebraici di resilienza, comunità e lotta per la giustizia risuonano in ciascuno dei brani a cui Pasek ha lavorato.

La canzone This is Me, presente nel musical The Greatest Showman, è stata considerata da molti un inno all’accettazione e al rispetto verso sé stessi, guadagnandosi non solo una candidatura agli Oscar ma persino la vittoria ai Grammy Awards.

“Non è una coincidenza che tanti professionisti del teatro, in particolare gli scrittori come me, siano ebrei” ha affermato Pasek sui propri account social. “Per poter scrivere è importante analizzare e guardare la società dall’esterno. Noi ebrei, in quanto immigrati e ‘outsider’ di questo Paese, siamo allenati a fare così.”

Il tema dell’outsider è molto presente anche in Dear Evan Hansen, il musical che segue le vicende di un adolescente con ansia sociale che finge un’amicizia con uno studente deceduto per essere accettato dai suoi compagni di scuola.

Attraverso questo progetto, che ha richiesto 10 anni di lavoro, Pasek ha voluto raccontare un fatto realmente accaduto nella sua vita quando al secondo anno di liceo un suo compagno di classe morì e “tutti improvvisamente si comportarono come se fossero i suoi migliori amici, inserendosi in una tragedia in cui non avevano alcun ruolo.”

“È importante parlare di identità e di politica e di ciò in cui si crede, soprattutto in un momento in cui molte persone vengono emarginate come ‘altri’” ha affermato Pasek durante l’anteprima del musical. “Penso che gli ebrei abbiano la responsabilità di rivendicare la propria identità e di farsi paladini dei gruppi emarginati. Spesso, infatti, solo proclamando la tua identità di ‘outsider’ puoi renderti conto del fatto che molti altri si sentono come te.”

Membro dell’associazione no-profit di arte e cultura ebraica Reboot, Pasek nel 2017 ha ospitato un Seder pasquale dedicato agli artisti di Broadway.

L’11 aprile 2020, il cantautore ha anche creato una trasmissione intitolata Saturday Night Seder, andata in onda sul canale Youtube di BuzzFeed e che ha visto la partecipazione di decine di celebrità del mondo ebraico, raccogliendo 2,6 milioni di dollari per sostenere la CDC Foundation nella lotta contro la pandemia del Covid-19.