di Roberto Zadik
I Kiss sono una band di fondamentale importanza per la musica rock, al confine con heavy metal e punk; da quasi mezzo secolo continuano a coinvolgere e a sconvolgere fans di tutto il mondo.
Molto popolari anche in Italia, il prossimo 2 luglio suoneranno sul palco dell’Ippodromo di San Siro sfoderando, nonostante la loro età – ormai hanno superato la sessantina di anni – la grinta e il carisma che li hanno resi noti nella loro lunga carriera con successi come la vivace “I was made for loving you”.
Ma qual è il loro legame col mondo ebraico? Due dei quattro membri della band sono di origine ebraico ashkenazita. Gene Simmons, il cui vero nome è Chaim Witz, è nato 70 anni fa (da compiere il prossimo 25 agosto) a Haifa da una famiglia di ebrei ungheresi scampata miracolosamente alla Shoah (la sua storia nel mio volume “Isramix”, Proedi, 2018). È diventato famoso, oltre che per essere il bassista del gruppo, anche per la sua particolare personalità, la lunghezza straordinaria della sua lingua, il look eccentrico e le sue varie conquiste, da Cher a Diana Ross. Ma anche per le battute pungenti rilasciate in diverse interviste. Naturalizzato americano, nel 2011 ha visitato il suo Paese natale, Israele, in un viaggio che, come ha specificato emozionato “gli ha cambiato la vita”. Oggi si definisce “israeliano”, ribadendo il fatto di essere “uno straniero che vive in America”. Conservatore e contrario alle droghe, Simmons ha dichiarato spesso il suo sostegno a Israele e le sue simpatie per l’ex presidente Bush e il Partito Repubblicano.
Anche Paul Eisen, noto con lo pseudonimo di Stanley, il magnetico cantante della band, è di religione ebraica ed è nato a New York da una famiglia di ebrei polacchi, come il grande cantautore Lou Reed. Diventati molto amici, Simmons e Stanley hanno fondato, assieme al chitarrista Peter Criss (vero cognome Criscuola, di origine italiana) la band dei Kiss nel 1973 rispondendo a un suo annuncio pubblicato nel 1972 su una rivista. Il debutto nello show-biz di alto livello è avvenuto nel 1974 e il loro massimo successo fra il 1977 e il 1979. Da allora i quattro musicisti, Stanley, Simmons, Frehley e Criss, sono rimasti assieme, nonostante due temporanei scioglimenti della band, e hanno sfornato dischi e tenuto concerti in giro per il mondo.
Tante le curiosità e gli aneddoti su questa band. Da segnalare, varie discussioni in materia di antisemitismo che, stando a un articolo pubblicato sul sito www.foxnews.com, Stanley e l’amico Gene ebbero con Criss e Fehley. Nel suo libro del 2014 Face the music, a life exposed, e nella conseguente intervista, Paul Stanley ha raccontato di quanto i due primi membri della band, i chitarristi Criss e Frehley, fossero antisemiti, le battute razziste del chitarrista di origine italiana e gli oggetti nazisti collezionati dal secondo; e ancora litigi, scioglimenti, eccessi e una lunga carriera segnata da rotture e riappacificazioni, e poi le parentesi da solisti di Stanley e di Simmons.