Islam ed Ebraismo. Arte, storia, convivenza

Spettacolo

Fino all’8 giugno.
È aperta, nello Spazio Espositivo Cittadella Politecnica di Torino, la mostra Islam ed Ebraismo. Arte, storia, convivenza, curata dallo studioso di storia mediorientale Sherif El Sebaie, inaugurata alla vigilia della Fiera del Libro, con le note dei musicisti Eyal Lerner, israeliano, e Ghazi Makhoul, libanese; è un’autentica voce di contrappunto alle controversie nate dalla presenza israeliana alla kermesse libraria piemontese.

“”L’’idea di una mostra sul rapporto storico di convivenza tra Islam ed Ebraismo risale a quattro anni fa. Le polemiche sull’’invito di Israele ci hanno convinto a lanciarla in corrispondenza della Fiera del Libro, che non ha fatto mancare il suo patrocinio”,” afferma El Sebaie, il quale, del resto, ha già intrapreso in passato simili iniziative: nel 2004 ha infatti curato la mostra “Islam e Cristianesimo ortodosso” in collaborazione con i due maggiori atenei torinesi ed i Patriarcati Ortodossi, sempre ispirato dalla forte intenzione di sradicare il pregiudizio secondo cui l’Islam sia incapace di convivere pacificamente con le altre religioni e le altre culture.

Realizzata dall’’Associazione Inturin, di cui El Sebaie è presidente, la mostra, il cui efficace simbolo è l’’immagine di due mani, con la mezzaluna e la stella di David, che si stringono, rappresenta un invito alla fratellanza, condiviso dalle Comunità ebraiche di Torino e di Casale Monferrato, che hanno offerto il loro patrocinio insieme al Pontificio Istituto Missioni estere, curatore della sezione dedicata ai “Giusti dell’’Islam” e del lancio del libro “Tra i giusti” (Ed. Marsilio), dedicato agli arabi che salvarono la vita degli ebrei durante la Shoah, di Robert Satloff, direttore del Washington Institute per la politica del Vicino Oriente.

“”La storia dimostra che la convivenza tra Islam ed Ebraismo è stata non solo possibile ma fertile”,” sostiene Tullio Levi, Presidente della Comunità Ebraica torinese, “ed è compito di tutti gli uomini di buona volontà operare affinché le cause dell’’attuale condizione conflittuale vengano rimosse””.
Il percorso espositivo, il cui allestimento è stato curato dagli architetti Vered Zaykovsky (Israele) e Civico13, (Italia), si suddivide in tre sezioni: le fotografie di luoghi di culto ebraici in Egitto del fotografo polacco Zbigniew Kosc, il percorso dedicato ai musulmani inseriti dal Museo della Shoah di Gerusalemme nella lista dei “Giusti tra le nazioni” e, per la prima volta in mostra, i preziosi manufatti tessili e ceramici della comunità ebraica tunisina della collezione Gaia GianMario.

Islam ed Ebraismo. Arte, storia, convivenza
Spazio Espositivo Cittadella Politecnica
Corso Castelfidardo 39 – Torino
Fino all’8 giugno
Ingresso libero