di Roberto Zadik
Il regista ebreo slovacco naturalizzato canadese Ivan Reitman è morto nel sonno a 75 anni, sabato 12 febbraio. Dopo la sua scomparsa, il web è stato inondato da una serie di omaggi a lui dedicati e nei quali ne emerge non solo il talento registico e il carattere esuberante e ottimista, ma anche il tormentato passato famigliare.
Molto toccante il ricordo su Twitter di Jason uno dei suoi tre figli, citato dal sito nme.com che ne ha sottolineato la capacita di sdrammatizzare “nonostante venisse da una famiglia di sopravvissuti alla Shoah” e le sue doti di narratore di storie spassose mentre Arnold Scharzenegger protagonista del suo esilarante I Gemelli assieme a Danny De Vito, una delle sue commedie più riuscite del 1988, sempre nello stesso articolo ne ha ricordato la gentilezza e la prontezza di spirito. La verve che per mezzo secolo ha dimostrato nelle sue pellicole. Dai primi film anni 70 come Polpette fino al campione di incassi Ghostbusters del 1984.
Dalla Slovacchia al Canada
Nacque nella cittadina di Komarno, nell’attuale Slovacchia il 27 ottobre 1946 da genitori sopravvissuti alla Shoah. Figlio di Ladislav Reitman, valoroso combattente nella Resistenza e di Klara, sopravvissuta ad Auschwitz, visse un’infanzia decisamente traumatica, segnata dalle sofferenze materne dopo il lager e dal Regime Comunista in patria. Emigrarono in Canada, quando aveva solo quattro anni. Come ha rievocato in una intervista alla CBC, nel 2007 disse “siamo arrivati senza soldi e non sapevo nemmeno la lingua”. La fuga della famiglia Reitman dallo Stato satellite dell’Unione Sovietica fu estremamente avventurosa e stando al sito Jewish Telegraphic Agency, i Reitman partirono sulle rive del Danubio nascosti in una imbarcazione adibita al trasporto del carbone. Il regista, in una intervista del 1979 ha ricordato “i miei genitori mi hanno dato dei tranquillanti in modo che restassi in silenzio durante il trasporto ma il loro effetto fu talmente forte che temevano fossi morto”.
Reitman sviluppo una personalità vivace tanto che Jason, uno dei suoi tre figli, ha sottolineato che “sapeva trovare il lato magico nella vita”. Fin da giovane il futuro regista mostrò talento musicale suonando nel gruppo folk della sua Università, sognando, di diventare compositore e dirigendo, come sottolinea il sito npr.org, negli anni universitari uno strano film chiamato Orientation (
Il suo periodo migliore fu quello fra gli anni ‘70 e gli anni ‘80 con film di genere comico demenziale come Polpette con cui ebbe straordinario successo lanciando nel 1979, dopo Belushi, un’altra star della comicità statunitense come Bill Murray. Proprio lui assieme ad Harold Ramis e a Dan Aykroyd, Murray sarà protagonista del chiassoso e spassoso Ghostbusters-
Sposato dal 1976 con l’attrice Genevieve Robert che si convertì all’ebraismo e padre di tre figli, Jason, Caroline e Catherine, il regista alternava lavoro e vita famigliare in una carriera brillante ma assai discontinua.