di Nathan Greppi
Dopo il periodo della pandemia e dei lockdown, in molti hanno riscoperto il valore dello stare all’aperto e dell’interazione sociale, non mediata dagli schermi. Tante sono le occasioni per farlo: andare a ballare, al cinema, al ristorante… o ad un concerto.
Nei prossimi mesi, Milano ospiterà diversi concerti di celebri cantanti e gruppi italiani e stranieri, quasi come prima della pandemia. Tra questi, sono presenti anche alcuni musicisti ebrei.
Il Maestro
Il 3 e il 4 luglio, si esibirà al Teatro degli Arcimboldi il celebre cantautore Bob Dylan, che sta portando in tour mondiale il suo ultimo disco, Rough and Rowdy Ways. Un concerto che sta già facendo discutere per un dettaglio: sarà vietato utilizzare cellulari e smartphone, al fine di godersi appieno l’esperienza.
“Avendo sperimentato questa modalità senza telefono durante i tour recenti,” spiega in un comunicato stampa il promoter italiano D’Alessandro e Galli, “crediamo che crei un’esperienza migliore per tutti i presenti. I nostri occhi si aprono un po’ di più e i nostri sensi sono leggermente più acuti quando perdiamo la stampella tecnologica a cui ci siamo abituati. E sì, è obbligatoria e non negoziabile”.
L’italiana
“All’ultimo secondo/Volerei da te, da Milano/Fino a Hong Kong/Passando per Londra, da Roma e fino a Bangkok/Cercando te”. In tanti avranno sentito questi versi, alla radio, su YouTube o in discoteca. Ma non tutti sanno che l’autrice di questa canzone ha radici ebraiche: Baby K, il cui vero nome è Claudia Judith Nahum.
Nata a Singapore nel 1983, è cresciuta all’estero prima di rientrare in Italia da adolescente, trasferendosi a Roma. Il videoclip del singolo Roma-Bangkok, realizzato assieme alla cantante Giusy Ferreri e pubblicato nel 2015, è stato il primo nella storia della musica italiana ad aver raggiunto le 100 milioni di visualizzazioni su YouTube.
La sera del 4 maggio, Baby K si esibirà ai Magazzini Generali di Milano. Successivamente, altri suoi concerti sono previsti a Ciampino (18 maggio) e a Napoli (16 luglio).
Gli stranieri
Il 12 maggio, sempre a Milano, il cantante inglese Zak Abel terrà un concerto nel locale Fabrique.
Londinese classe 1995, Abel ha un forte legame con le sue radici ebraiche: suo padre, morto quando lui aveva solo dodici anni, era un ebreo marocchino che prima di trasferirsi in Inghilterra aveva vissuto in Israele. Il giovane Zak ha frequentato la scuola ebraica a Hendon, il sobborgo di Londra dove è cresciuto. E già alle elementari, vinse una gara per cantare in occasione di Yom Haatzmaut allo Stadio di Wembley a Londra.
A partire dal 2014, ha pubblicato numerosi singoli di musica pop, da solo o assieme ad altri artisti. Il suo primo album, Only When We’re Naked, è uscito nel 2017. Prima di dedicarsi completamente alla musica è stato, tra il 2008 e il 2010, campione britannico di ping pong nelle categorie Under 15 e Under 18, in cui entrò a partire dall’esperienza nel Maccabi.
Il 12 luglio, invece, sarà la volta del pianista americano Ethan Bortnick, che si esibirà al Legend Club per il suo primo concerto in Italia.
Nato a Miami nel 2000, è figlio di due immigrati ebrei ucraini. A tre anni era già in grado di suonare Mozart sulla sua tastiera, e a sei anni iniziò a comporre. È stato ospite di Oprah Winfrey in televisione, e all’età di nove anni è entrato nel Guinness dei Primati come la persona più giovane al mondo ad intraprendere un tour da solista. Ad oggi ha tenuto oltre 1000 concerti in tutto il mondo, e i suoi video hanno raggiunto milioni di visualizzazioni su YouTube e TikTok.