di Pietro Baragiola
È ufficialmente iniziata l’81esima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, uno dei festival di cinema più importanti del mondo.
L’anno scorso l’evento è stato rallentato dallo sciopero degli attori di Hollywood ma questa nuova edizione è pronta ad accogliere un flusso di talenti incredibili come Michael Keaton e Winona Ryder che hanno già aperto il festival con la commedia horror Beetlejuice Beetlejuice, a cui seguiranno Joaquin Phoenix e Lady Gaga con Joker: Folie à Deux e Daniel Craig in Queer, il nuovo film di Luca Guadagnino.
Nonostante ci siano state molte speculazioni sulla partecipazione di Israele a causa delle critiche provocate dalla guerra a Gaza, diversi progetti israeliani verranno mostrati durante il festival anche se nessuno è stato incluso nel concorso principale.
Due di questi progetti sono film ispirati direttamente alle vicende del 7 ottobre: Of Dogs and Men di Dani Rosenberg sarà proiettato nella categoria “Orizzonti”, dedicata a film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive del cinema mondiale, mentre Why War di Amos Gitai verrà proiettato fuori concorso.
“Of Dogs and Men”
Ambientato nel Kibbutz Nir Oz, il film segue le vicende della sedicenne Dar (Ori Avinoam) che torna a casa alla ricerca del suo cane, smarrito durante il massacro di Hamas a cui lei era sopravvissuta giorni prima. Nel corso del suo viaggio, Dar vedrà di persona come la guerra ha sfigurato i luoghi e le persone a lei cari e, tra coloro che cercano vendetta e coloro che credono ancora ciecamente nell’umanità, la ragazza dovrà trovare la propria voce.
Diretto da Dani Rosenberg e prodotto da Itai Tamir e Alexander Rodnyansky, il film è stato girato lungo il confine con Gaza appena un mese dopo il brutale attacco di Hamas. Per aumentare la fusione tra cinema narrativo e realismo documentaristico, molti membri del cast sono abitanti del Kibbutz Nir Oz sopravvissuti al massacro.
“Questi individui hanno subito sofferenze inimmaginabili. La perdita di umanità che si può vedere in questi luoghi è agghiacciante. Ciò solleva la questione: è possibile raccontare davvero questi eventi? Come possiamo parlare di un futuro che emerge dalla distruzione senza imporre il nostro punto di vista sulla realtà dei fatti? Abbiamo iniziato le riprese con queste domande in testa, consapevoli che il cinema si stava scontrando con la dura realtà” ha spiegato Rosenberg in un comunicato stampa rilasciato per commentare la partecipazione del film.
“Si tratta di un’opera emozionante, che apre gli occhi e che cattura in maniera accurata il presente” ha affermato Noa Regev, CEO dell’Israel Film Fund. “Of Dogs and Men volge lo sguardo ai momenti di quiete dopo la tempesta, quando la portata del disastro comincia ad emergere. La protagonista cerca di trovare ciò che è andato perduto e, accanto al dolore e alla distruzione, incontra la bontà umana.”
Il film concorrerà nella sezione “Orizzonti”, la seconda categoria più prestigiosa del festival, e la notizia ha riempito di gioia il regista, come ha affermato durante la sua intervista a Ynetnews: “l’assegnazione del palcoscenico centrale a Venezia ha un peso immenso per tutti noi coinvolti nel film. Da questo onore deriva la responsabilità di dare eco alla tragedia rappresentata e di fare in modo che continui ad essere raccontata in tutto il mondo.”
“Why War”
Ambientato nel 1931 durante l’ascesa del partito nazista in Germania, il film parte da una richiesta che la Società delle Nazioni ha fatto ad Albert Einstein, chiedendogli di scegliere un intellettuale a cui porre una domanda di due parole. Einstein ha scelto Sigmund Freud e come domanda “Why war?”. Da qui ha inizio uno scambio di corrispondenze tra i due che li porterà ad indagare sulla natura violenta della razza umana e sul fatto se tale violenza sia o meno evitabile.
Il regista è Amos Gitai (Kadosh, Kippur), uno dei più acclamati registi israeliani e volto noto alla Mostra del Cinema di Venezia, dove ha partecipato per sette volte al concorso principale.
“Sulla scia del 7 ottobre e del conflitto a Gaza ho iniziato a leggere testi che esplorassero il motivo per cui i ‘sofisticati animali’ noti con il nome di ‘esseri umani’ si fanno la guerra” ha raccontato Gitai durante la sua intervista a Ynetnews. “Mi sono imbattuto così nello straordinario testo Why War? e sono rimasto piacevolmente colpito dal fatto che cent’anni fa Einstein e Freud erano alle prese con questa stessa domanda, cercando di capire la psiche umana. Ho deciso dunque di basare il mio nuovo film su questo testo.”
Why War è stato girato tra Tel Aviv, Parigi, Vienna e Berlino ed è interpretato da un cast formato da talenti francesi del calibro di Mathieu Almaric, Irène Jacob e Michel Lonsdale, e attori israeliani come Keren Mor e Yael Abecassis.
Gitai ha ammesso di essere stato sorpreso dalla notizia che il suo film era stato accettato dal festival in un momento storico così difficile con il continuo boicottaggio culturale contro Israele: “Alberto Barbera, il direttore artistico, mi ha detto di essere rimasto talmente colpito dal nostro film che non ha aspettato un secondo ad invitarlo a Venezia. Lo ha definito ‘commovente’ e mi ha detto che era impossibile non includerlo, specialmente dopo gli eventi di quest’anno.”
L’81esima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia proseguirà dal 28 agosto fino al 7 settembre 2024.