di Redazione
In occasione del Giorno della Memoria, la tv italiana propone diversi film, documentari e approfondimenti sul tema della Shoah durante tutta la settimana. Qui proponiamo i programmi di lunedì 27 gennaio.
LUNEDÌ 27 GENNAIO
Ore 5.15. Focus (canale 35)
“Karl Plagge: il nazista che salvò gli ebrei”
Dalle ore 8.30: Finestre su UnoMattina e Storie Italiane. Rai 1
Dalle ore 8.37 alle ore 8:53
Rai 1 – UNOMATTINA, – dalle OSPITE per le “PIETRE D’INCIAMPO” – Collegamento in diretta dal Binario 21 di Milano. Marco Steiner, Presidente Comitato Pietre d’Inciampo
Ore 9.30. Rai Storia (canale 54)
Az, un fatto come e perché – La Risiera di San Sabba
Ore 10.30. Rai Storia (canale 54)
Documentario ‘La casa dei bambini’
Un viaggio che parte dalle buie fermate dei campi di sterminio dove, nell’immediato dopoguerra, la brigata di genieri ebraici dell’esercito britannico riuscì a recuperare centinaia di orfani sfuggiti agli aguzzini, che vennero ospitati da Servino, piccolo comune lombardo battezzato Sciesopoli in onore di Amatore Sciesa, patriota risorgimentale. Qui, dove sorgeva una vecchia colonia dei balilla milanesi, il tenente Moshe Zefiri, assieme a Matilde Cassia ed Eugenia Cohen, si impegnò affinché sui volti dei piccoli ospiti tornassero i sorrisi ed una nuova vita.
Ore 10.55. La linea a Tg1 e Rai Quirinale per la diretta della celebrazione alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La telecronaca è di Nadia Zicoschi, la regia di Brunella Olivari.
Ore 11.45. Focus (canale 35)
La grande fuga – Drancy 1943 (doc)
Ore 12. Rai Storia (canale 54)
Documentario ‘Per ignota destinazione’
Nella tarda primavera del 1995, per la prima volta, Piero Terracina aveva ripercorso – insieme al regista Piero Farina, alla collaboratrice Christina Clausen, al direttore della fotografia Danilo Marabotto e al fonico Filippo Candeliere – il tragitto ferroviario compiuto cinquantun anni prima per raggiungere il campo di sterminio di Auschwitz. «Questo ricordava – era l’ingresso all’inferno. Eravamo arrivati la notte del 22 maggio. Il treno aveva sostato tutta la notte e la mattina successiva, poi entrò qui nel campo, su questi binari. Giunsi qui con tutti i familiari, ma avevamo viaggiato in carri diversi. Io ero con mio padre e mio nonno. Il treno si fermò. Vedevamo un gran movimento attraverso le feritoie del carro bestiame. Si schierarono le SS. Davanti ai carri si vedevano uomini, prigionieri con la divisa a righe». Il doc, realizzato per Rai3, narra la storia della famiglia Terracina composta da due genitori, due fratelli, una sorella, il nonno e lo zio: la sera del 7 aprile del 1944 i Terracina stanno celebrando la Pasqua ebraica nella propria abitazione, a Roma, nel quartiere di Monteverde Vecchio. Suonano alla porta. Sono tre militari tedeschi delle SS che con la minaccia delle armi impongono all’intera famiglia di seguirli. I Terracina, come altri mille ebrei del ghetto romano, sono deportati in Germania dove li attende morte sicura nelle camere a gas. L’unico della famiglia a salvarsi è Piero, uno dei tre fratelli. «Non ho mai avuto il conforto di poter pregare, piangere, portare un fiore sulla tomba dei miei cari – diceva Piero Terracina di fronte ai ruderi delle camere a gas dove aveva perduto l’intera famiglia – dopo più di cinquanta anni ho trovato la forza di venire qui, dove sono morti tutti i miei cari, dove sono stati trucidati. In questi momenti ho parlato a mio padre, ho parlato a mia madre. Ho detto: vedi mamma, vedi papà ce l’ho fatta, sono tornato, da uomo libero».
Ore 12.45. Focus (canale 35)
Documentario I gerarchi di Hitler
Ore 13.45. Rai Gulp (canale 42)
Film di animazione La stella di Andra e Tati (2018)
Il film d’animazione dedicato alla storia di Andra e Tatiana Bucci, deportate bambine e sopravvissute ad Auschwitz, è stato prodotto da Rai Ragazzi e Larcadarte in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. I disegni dono di Annalisa Corsi. “La stella di Andra e Tati” racconta la vera storia delle sorelle Andra e Tatiana Bucci, deportate ad Auschwitz-Birkenau durante la Seconda guerra mondiale all’età rispettivamente di 4 e 6 anni insieme a parte della loro famiglia. Arrivate al campo di concentramento insieme alla mamma, alla zia, alla nonna e al cuginetto Sergio, loro coetaneo, le due bambine si separeranno dagli adulti e verranno condotte al Kinderblock, dove incontreranno altri bambini. «Appena arrivate al campo – ricorda Tati – ci fecero indossare vestiti usati». Poi «ci marchiarono con il numero che ancora oggi portiamo sul braccio. E che non abbiamo mai voluto cancellare». A lei fu tatuato il numero 76484, alla sorella il 76483. L’incoscienza dell’età e la simpatia di una guardiana del blocco del lager furono gli elementi determinanti per la loro salvezza, un destino rarissimo che ci consente ancora oggi di ascoltare la loro voce e i loro ricordi. Ad Auschwitz, su oltre duecentomila bambini deportati, poco meno di cinquanta sopravvissero. E ancora più rari sono i casi di bambini che ritrovarono i loro genitori. Andra e Tati furono liberate il 27 gennaio 1945, quando le truppe dell’Armata Rossa, nella loro avanzata, aprirono i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Il 27 gennaio è diventato, dal 2001 in Italia e dal 2005 in tutto il mondo, il giorno della memoria della Shoah.
Ore 13.50. Rai Movie (canale 24)
Film ‘Il labirinto del silenzio’ (2014)
E’ il 1958. La guerra è finita da tredici anni e la Repubblica federale di Germania non è solo in fase di recupero, ma anche di piena espansione. Ma dove sono i nazisti? Chi ha mai sentito parlare dei campi di sterminio? Sembra che tutto vada per il meglio, nel migliore dei mondi possibili in questa terra di latte e miele… Almeno, fino a quando Il giovane e ambizioso procuratore Johann Radmann decide, andando contro tutto e tutti, di indagare su una soffiata del giornalista Thomas Gnielka, che avrebbe riconosciuto nella persona di un insegnante un ex comandante del campo di concentramento di Auschwitz… Nessuno lo sa ancora, ma questa è l’alba di una nuova era. Anche se la strada di consapevolezza sarà lunga e impervia. Giulio Ricciarelli debutta alla regia di un lungometraggio con un film inchiesta che scoperchia le colpe della Germania, Paese che nel pieno del boom economico, tra minigonne e rock’n’roll, preferì tacere, insabbiare, depistare, minacciare. Nei panni del protagonista Johann Radmann troviamo Alexander Fehling, noto per il ruolo di Jonas Hollandernella serie tv “Homeland: Caccia alla spia” e per i film “The Expatriate – In fuga dal nemico” (2012) e “Bastardi senza gloria” (2009).
Ore 14. Rai Tre
“La grande storia – Anniversari”: documentario che ripercorre le vicissitudini della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz.
Ore 15. Rai Storia (canale 54)
Documentario ‘Ho scelto la prigionia’
Un documentario dedicato agli oltre settecentomila Internati Militari italiani, ufficiali, sottoufficiali e soldati deportati in Germania e in Polonia.
Ore 15.50. Rai 5 (canale 23)
Documentario ‘Le mani di Primo Levi’
La mano del chimico, che combina elementi e quella dell’alpinista, aggrappata alla roccia. La mano dello scultore, che trasforma la materia e quella dello scrittore che fissa esperienze di vita e ricordi dolorosi. Mani diverse eppure capaci di coesistere in un personaggio come Primo Levi che le incarnò tutte. A Primo Levi Rai Cultura dedica il documentario di Bruna Bertani. Il documentario realizzato con riprese originali e inedite e con materiali fotografici forniti dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi rilegge le diverse esperienze dell’uomo e dell’artista attraverso la manualità, il tatto e il lavoro manuale, per riscoprire la contemporaneità del suo pensiero. Il racconto segue un doppio binario: quello dei luoghi di Primo Levi, ripresi in immagini originali, e quello della riflessione offerta da esperti e testimoni. Rivivono così Rocca Sbarua e le montagne di Levi, la fabbrica di vernici in cui lavorò, in provincia di Torino, le botteghe dei suoi racconti, ma anche i luoghi del dolore, dal campo di Fossoli a quello di Auschwitz. A questi luoghi si uniscono le parole di personaggi come gli storici Anna Bravo e Marcello Pezzetti, che raccontano la vita dei Lager; Paola Valabrega, la prima studiosa dell’importanza delle mani in Levi; il critico letterario Ernesto Ferrero; il curatore dell’opera omnia di Primo Levi, Marco Belpoliti; l’architetto Gianfranco Cavaglià, già ordinario di Tecnologia dellArchitettura; l’alpinista e scrittore Enrico Camanni; Peppino Ortoleva, studioso del ruolo del lavoro nell’opera di Levi; il rabbino maggiore Scialom Bahbout, che interviene sul ruolo della mano nella tradizione ebraica; il professor Robert Gordon, docente a Cambridge e autore di importanti saggi; e il professor Pierpaolo Antonello, docente a Cambridge e studioso dei rapporti tra scienza e scrittura in Primo Levi. Chiude il documentario l’attore Luigi Lo Cascio con la lettura della poesia L’opera, di Primo Levi, in cui lo scrittore riassume la sua concezione della creazione letteraria e non solo.
Ore 16. Rai Storia (canale 54)
Speciale giorno della memoria. Personaggi
Uno speciale dedicato alla giornata della memoria in ricordo delle vittime della Shoah.
Ore 17. Rai Storia (canale 54)
‘Son morto che ero bambino’. Guccini va ad Auschwitz
Guccini parte per Auschwitz con il “treno per la memoria”, con il Vescovo di Bologna e la classe 2B della scuola Media di Gaggio Montano.
Ore 18. Rai Storia (canale 54)
Documentario ‘I bambini di Bullenhuser Damm’
Nell’universo tragico della Shoah, le storie dei bambini colpiscono provocando un dolore unico. Tra le tante storie di esili vite spezzate, il documentario Rose bianche su sfondo nero di Gianluca Miligi, racconta l’incredibile vicenda dei 20 bambini di Bullenhuser Damm, fino a qualche anno fa poco conosciuta in Italia, ma che rappresenta una delle più terribili manifestazioni dell’insensatezza della politica nazista di eliminazione del popolo ebraico. 20 bambini presi in ogni parte d’Europa, di età compresa tra i 5 e i 12 anni, accomunati solo dal fatto di essere ebrei, compiono un viaggio terrificante. La prima tappa è Auschwitz-Birkenau, dove tutti saranno deportati: qui i loro destini si incrociano nella terribile selezione operata dal dottor Josef Mengele: l’angelo della morte ha bisogno di 10 maschi e 10 femmine. “Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti” è la crudele frase pronunciata per convincere i bambini a offrirsi.
Ore 18. Rai Gulp (canale 42)
Film di animazione La stella di Andra e Tati (2018)
Ore 19. Rai Storia (canale 54)
Documentario ‘Ottant’anni dopo – Processo alle leggi razziali’
Processo al Re, un evento teatrale voluto dall’UCEI sotto l’egida del Consiglio dei Ministri, sotto forma di dibattimento processuale analizza la legislazione sulla razza promulgata da Mussolini e firmata dal re Vittorio Emanuele III nel 1938. Con il documentario firmato da Bruna Bertani e diretto da Paola Toscano Ottant’anni dopo, Rai Cultura racconta le fasi salienti i questo processo, accompagnandole con una riflessione sui meccanismi e la diffusione delle responsabilità nel tessuto politico e sociale italiano del tempo, attraverso interviste ad esperti e testimonianze dirette di protagonisti-vittime, tratte da documenti delle Teche Rai.
Ore 20.30. Rai Storia (canale 54)
Documentario ‘La liberazione di Auschwitz ‘
Ore 21. Iris (canale 22)
‘Schindler’s List’ di Steven Spielberg
La storia di Oskar Schindler, industriale di origini ceche che, durante la Seconda Guerra Mondiale cercò di fare fortuna sfruttando il lavoro degli ebrei. Divenuto testimone degli orrori dell’Olocausto, Schindler abbandonò la strada del profitto e cercò di salvare quelle persone di cui lui stesso si era approfittato. La pellicola racconta l’umanissimo processo di conversione che portò un uomo come tanti a salvare 1100 ebrei dalla camera a gas. Clamoroso il successo di pubblico e critica per quest’opera di Steven Spielberg che riuscì là dove avevano precedentemente fallito Il colore viola (1985) e L’impero del sole (1987): consacrare il regista nell’empireo hollywoodiano. Sette Oscar: miglior film, regia, fotografia, musica, montaggio, sceneggiatura non originale e scenografia.
Ore 21.05. Tv 2000 (canale 28)
Film ‘La chiave di Sara’ di Gilles Paquet-Brenner (2010)
Luglio 1942, una delle ore più buie nella storia di Francia. La polizia francese è autrice di un feroce rastrellamento, circa 13.000 ebrei vengono arrestati e confinati nel Vélodrome d’Hiver. La loro fine è segnata. Una ragazzina di 10 anni, Sara, per salvare il fratellino Michel lo chiude nell’armadio, promettendogli di tornare non appena lei e i genitori saranno rilasciati…
Sessant’anni dopo. Incontriamo Julia (Kristin Scott Thomas), una giornalista americana che vive a Parigi, madre di una bambina e moglie di un architetto francese. Mentre indaga su un fatto accaduto durante il nazismo, la donna si trova di fronte proprio alla storia di Sara. Una vicenda che, inaspettatamente, finirà per toccarla molto da vicino…
Tratto dal best seller di Tatiana de Rosnay.
Ore 21.10. Rai Storia (canale 54)
Documentario ‘Auschwitz 75 anni fa’
Il ricordo drammatico delle vittime, di chi, come Piero Terracina, è sopravvissuto ad Auschwitz, e il ricordo dei figli dei carnefici, di chi, come Helga Schneider, ha avuto una madre nazista che non ha mai rinnegato il suo passato. Due testimonianze diverse nell’abisso della memoria di una tragedia che non ha eguali nella storia dell’umanità, quella della Shoah.
Ore 21.15. Focus (canale 35)
Documentario ‘Albert Goering : l’altra faccia del male’
Il gerarca nazista Hermann Göring aveva un fratello, cui era molto affezionato, profondamente anti-nazista, il quale – con inganni di ogni tipo, e confidando sulla protezione dell’influente cognome che portava – aiutò numerose famiglie di ebrei a fuggire dalla Germania: oggi è Giusto tra le Nazioni.
Ore 21.25. Rai 1
Terza puntata della serie tv ‘La guerra è finita’
Ore 22.15. Rai 5 (canale 23)
Ritratto di Ferrara Ebraica
Ritratto di Ferrara ebraicanon è un documentario storico e neppure una cartolina patinata che invita al viaggio, ma tratteggia con ritmo impressionista, volti, voci, luoghi, scorci di giardini segreti stillanti acqua, fughe di mura estensi che si perdono all’infinito, ricordi di prove dolorose cui la storia ha costretto uomini e luoghi, ma anche ricordi commossi e affettuosi di tradizioni e di antiche famiglie, perché Ferrara ebraica è un osservatorio di quelle che sono state la vitalità e la ricchezza dinamica di una cultura diasporica sempre in tensione tra integrazione ed esclusione. Così il racconto corale di esperti e di testimoni, di pietre e luoghi preziosi per cultura e arte, ci restituisce la narrazione del singolare rapporto che nei secoli si è stabilito e mantenuto tra la città e una delle comunità ebraiche più antiche e permanenti nel nostro paese. Sono 800 anni che gli ebrei sono a Ferrara, dice uno degli intervistati. Una storia mutata negli anni a seconda dei periodi e delle contingenze del paese, dalla politica di integrazione degli estensi alla segregazione in ghetto, dall’equiparazione dei diritti con l’Unità d’Italia alle leggi razziali e alla tragedia della Shoah. Oggi l’antichissima forza di questa comunità e della sua cultura prende nuova energia dalla creazione del MEIS, il Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah, e il documentario racconta questo polo di attività, che sta galvanizzando le energie della comunità ebraica e non solo, intervistando il Presidente Dario Disegni e il Direttore Simonetta Della Seta. La cifra del racconto alterna momenti informativi e scientifici a momenti più intimi, a tratti commossi, velati di poesia: ci sono gli studiosi di ebraismo e di ebraismo ferrarese in particolare, come Laura Graziani, profonda conoscitrice di ogni pietra del ghetto; Riccardo Calimani storico e divulgatore dell’ebraismo, che in poche pennellate ci restituisce lo splendore di una figura come quella di Gracia Nasi, ricca e potente ebrea portoghese che alimenta le casse degli estensi e rappresenta l’epoca d’oro degli ebrei a Ferrara; Mauro Perani, grande esperto della tradizione cimiteriale ebraica e delle sue valenze letterarie, che ci guida in una suggestiva passeggiata nell’orto degli ebrei. Il Rabbino Scialom Bahbout che dalla settecentesca sala anatomica di quella che fu l’antica Università di Ferrara, ci illustra la figura di Isacco Lampronti, memorabile scienziato e talmudista del tempo.
Ore 22.30. Rai Storia (canale 54)
Documentario ‘Fossoli – Anticamera per l’inferno’
Il racconto della vita nel Campo di prigionia di Fossoli. Attraverso le storie di sette tra internati politici e internati ebrei detenuti tra il Febbraio e l’Agosto 1944 si ricostruiscono gli accadimenti avvenuti all’interno del Campo e lo stato d’animo che accompagna gli internati nella loro successiva deportazione nei campi nazisti disseminati in tutta Europa. Gli arresti, la detenzione in carcere prima dell’internamento, gli interrogatori a cui vengono sottoposti i detenuti costituiscono il doloroso preliminare prima del trasferimento a Fossoli: per tutti la macchina burocratica coercitiva nazifascista costituisce il passaggio obbligato tra un prima vissuto nel timore dell’arresto e un dopo vissuto nell’angoscia di un domani sconosciuto. E l’umanità eterogenea presente nel campo è unita nello stesso destino: l’attesa per la deportazione verso i lager concentrazionari nazisti.
Ore 23. Tv 2000 (canale 28)
Documentario ‘Io ti ricordo’
Io ti ricordo dà voce tre donne: Sofia, Edith ed Eva Maria, che hanno vissuto l’orrore dei lager di Aushwitz e Birkenau. Ciascuna di esse, in maniera diversa, ha provato l’odio sulla propria pelle.
Sofia Radzikowska, ebrea polacca, grazie alla mamma e al papà, sfugge al rastrellamento del Ghetto di Cracovia e si nasconde per anni creandosi una nuova identità. Oggi racconta la paura di quegli anni e la morte del padre ad Aushwitz.
Edith Bruck, ungherese ebrea, deportata in diversi campi di concentramento, racconta le sue giornata all’interno dei lager, la morte atroce della mamma, la Marcia della morte ma anche i piccoli “miracoli” che le hanno permesso di rimanere ancora in vita e le hanno dato la forza di continuare a combattere e testimoniare la speranza.
Eva Maria Levy, invece, nel campo di sterminio di Auschwitz è morta. A ricostruire la sua storia Carlo Alberto Cerruti, che ha ritrovato il suo violino e Alessandra Sonia Romano, la musicista che lo ha fatto rivivere: un modo per dare voce a chi non ne ha più.
Le storie di Sofia, Edith e Eva Maria si intrecciano alle testimonianze di un gruppo di turisti che visitano oggi i campi di Auschwitz e Birkenau e ripercorrono con i loro occhi la tragedia di quei luoghi e della Storia. Realizzato da Antonella Ventre e Serena Cirillo.
Ore 23.15. Rai Premium (25)
Film ‘Max e Helen’
Dal regista di “Karol – Un Papa rimasto uomo”, il film tv liberamente ispirato al romanzo di Simon Wiesenthal “Max und Helen”. Coproduzione 11 Marzo Film e Rai Fiction, con il sostegno di BLS Südtirol – Alto Adige Film Fund & Commission, vede protagonisti Carolina Crescentini e Alessandro Avarone.
Il racconto è basato su una vicenda reale ambientata a Cracovia nel 1960. Hélène Blondel, la giovane figlia del console onorario francese a Venezia durante l’occupazione nazista, si fa passare per ebrea e si fa catturare per stare accanto all’uomo che ama, l’ebreo Max Sereni. Insieme, riescono a fuggire dal treno che li sta deportando in un campo di concentramento in Polonia. Catturati, sono separati e ognuno dei due finirà per credere che l’altro sia morto. Ma non è così. Max è sopravvissuto a un massacro, Hélène è diventata la vittima prediletta di un giovane ufficiale nazista sadico, Thomas Koeller, ma è riuscita infine a fuggire da lui. Oggi, siamo nel 1960, Max ritorna dalla cortina di ferro. La sua vita ha un solo scopo: trovare Thomas Koeller e vendicare Hélène. Infiltrandosi tra i neonazisti, Max scopre infine dove e come si nasconde il mostro. Ma scopre anche che Hélène è viva e che si rifiuta di testimoniare contro Koeller. Sarà per Max il momento della verità, costretto a decidere tra vendetta, giustizia e compassione.
Ore 23.15. Rai 3
Speciale TG3: Giornata della memoria
Il 27 gennaio 1945 l’esercito sovietico liberò i prigionieri del campo di sterminio di Auschwitz, dove i nazisti avevano ucciso più di un milione di persone, in maggioranza ebrei, e poi polacchi, rom, prigionieri di guerra. Nel giorno del settantacinquesimo anniversario, Giorno della Memoria, per ricordare le vittime dell’olocausto, il Tg3 manda in onda uno speciale con servizi e interviste che ricostruiscono quei tragici avvenimenti che hanno segnato per sempre le coscienze degli uomini. Come si è potuto arrivare a tanto? C’era chi sapeva e ha taciuto? E oggi le nuove generazioni che cosa sanno di quanto accadde allora? Domande alle quali cercano di rispondere inviati e corrispondenti del Tg3 in Germania, Polonia, Israele. E in più approfondimenti su un dramma nel dramma, quello dei bambini; l’allarmante riemergere di idee neonaziste sul web; la forza e il valore della cultura ebraica.
Ore 23.30. Rai Storia (canale 54)
Documentario ‘La casa dei bambini’
Un viaggio che parte dalle buie fermate dei campi di sterminio dove, nell’immediato dopoguerra, la brigata di genieri ebraici dell’esercito britannico riuscì a recuperare centinaia di orfani sfuggiti agli aguzzini, che vennero ospitati a Selvino, piccolo comune lombardo battezzato Sciesopoli in onore di Amatore Sciesa, patriota risorgimentale. Qui, dove sorgeva una vecchia colonia dei balilla milanesi, il tenente Moshe Zefiri, assieme a Matilde Cassia ed Eugenia Cohen, si impegnò affinché sui volti dei piccoli ospiti tornassero i sorrisi ed una nuova vita.
Ore 23:40. Rai 2
La Memoria del Bene – Alla ricerca dei Giusti tra le Nazioni, trasmissione condotta da Ubaldo Pantani che ricostruisce la storia di Moshe Bejski, ebreo polacco superstite della Shoah che, dopo la guerra, entrò nella Commissione dei Giusti per indicare i non-ebrei che hanno messo a rischio la vita per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista.