di Roberto Zadik
La serie tv basata sul film di Mel Brooks “La pazza storia del mondo” del 1981, va in onda da stasera fino al 9 marzo in otto puntate qui in Italia sul Canale Disney + e negli Usa su Hulu; la serie contiene una serie di esilaranti parodie di fasi storiche fondamentali, dalla Rivoluzione russa alla Guerra civile americana.
La forza dirompente ed esilarante della sua comicità non si ferma nemmeno davanti all’età, che, il prossimo 28 giugno, raggiungerà i 97 anni. Melvin Kaminsky, regista e intrattenitore ebreo newyorchese, noto al mondo con lo pseudonimo di Mel Brooks, irrompe nel panorama cinematografico con la seconda parte di uno dei suoi film più divertenti, La pazza storia del mondo, con una serie tv di otto puntate.
In Italia la fiction verrà trasmessa, su Disney +, mentre negli Usa su Hulu, da lunedì 6 marzo, la sera di Purim e, stando alle varie indiscrezioni, diramate da una serie di siti, seguirà la formula parodistica del primo episodio, uscito nel lontano 1981; in esso si raccontavano alcuni momenti cruciali della storia umana, dai Dieci Comandamenti, all’Inquisizione spagnola alla Rivoluzione Francese, stravolgendoli, con la travolgente comicità demenziale che ha sempre contraddistinto la cinematografia di Brooks, fin dai tempi di capolavori come Frankenstein Jr del 1974 e Balle Spaziali del 1987, spassosa parodia della serissima saga Guerre Stellari.
Brooks quindi non si ferma ma di cosa parlerà questa nuova serie tv e di quali aneddoti storici si prenderà gioco? Secondo il sito Jewish telegraphic Agency, in un articolo firmato dal giornalista Jackie Hajdenberg lo scorso 1 marzo, fra gli argomenti delle nuove puntate ci saranno La Rivoluzione Russa ed una irresistibile parodia del musical Il violinista sul tetto, ma anche satire su Marco Polo e il suo arrivo alla corte di Kubla Khan, sul “padre della psicanalisi” Sigmund Freud e sulla Guerra civile americana.
Una serie di sketch irresistibili che intratterrà il pubblico fino al 9 marzo, con due episodi a sera, attraversati dalla scintillante verve di Brooks e da sequenze brevi e fulminanti. Scritta, diretta e prodotta da Brooks, la serie è stata realizzata grazie al contributo dell’attore Nick Kroll che ha fortemente voluto questa seconda parte, assieme ad uno staff composto dallo sceneggiatore Ike Barinholz, dall’ attrice e doppiatrice Wanda Sykes e dal regista David Stassen. Una squadra affiatata che, come ha sottolineato Stassen su JTA, non si è limitata a rendere omaggio a Mel Brooks ed alla genialità del primo episodio ma ha invece voluto reinventarne lo stile ed attualizzarlo nel formato delle recenti serie tv.
Come ha evidenziato Ike Barinholz, coautore della serie insieme a Mel Brooks, intervistato dal sito Hollywood Reporter lo scorso 3 marzo, in un articolo di Lacey Rose, “è stato il progetto più folle della mia carriera ma l’ho fatto per Mel che, per me, è più importante di chiunque altro”. Nell’articolo egli ha rivelato che, nel cast dei protagonisti delle sequenze della serie, ci saranno alcune superstar dal celebre comico e regista Danny DeVito, a David Duchovny, a Sarah Silverman, al regista neozelandese Taika Waititi, di madre ebrea russa e regista di Thor con Natalie Portman.
Rispondendo alle domande sulla realizzazione del progetto Barinholz ha rivelato di aver lavorato con il suo eroe e di essere stato coinvolto grazie a una chiamata di Nick Kroll, suo amico da lungo tempo, progettando assieme i vari sketch e sottoponendoli a Mel Brooks con cui si consultava via Zoom una volta alla settimana. Ne è derivato un ottimo risultato, che ripropone la formula di 42 anni fa, all’insegna del disimpegno e del puro divertimento, confermando Brooks come intramontabile intrattenitore ed ideatore e l’efficacia della sua comicità irriverente che riesce a sdrammatizzare anche fasi storiche decisamente delicate con il potere della risata e della comicità.