Musica e impegno – Uri e Maurizio sono due trentenni romani, ideatori di “Progetto Davka”, uniniziativa di divulgazione della musica ebraica ed israeliana. La loro idea è nata dalla tanta voglia che hanno di far conoscere alla gente una realtà a loro molto cara, il modo ebraico, al di là della percezione comune che viene diffusa dai media.
Entrambi ebrei, hanno imparato a conoscere la propria cultura attraverso lo studio e la trasmissione delle tradizioni familiari, integrandola con quella israeliana, attraverso frequenti e lunghi soggiorni in Israele.
Le loro esperienze sono racchiuse all’interno del programma “Tra Sacro e Profano”, uno spettacolo di musica ebraica che propone un percorso ragionato e spiegato che dai Salmi ed i canti sacri arriva fino alla musica israeliana folk e pop di Israele, descrivendone la storia e la realtà dal ’48 in poi.
La loro passione per la musica li ha spinti a raccontare, nel modo per loro più semplice, tutto questo. Il nome “Progetto Davka” racchiude bene le loro esperienze e vuole sintetizzare questa loro doppia identità.
Non a caso e stato scelto un termine italiano, “progetto”, ed uno ebraico, “Davka”, che in italiano significa “fatto allo scopo di”; quello che fanno è dunque mirato alla diffusione della loro cultura.
Uri, chitarrista professionista da ormai più di quindici anni, ha all’attivo varie esperienze in molti gruppi, ed in diversi tipi di musica, in particolare funk e blues. Durante i loro concerti Maurizio si rivolge a lui scherzosamente chiamandolo “Maestro”, e nell’ambito del Progetto si è occupato di cercare, trascrivere e riarrangiare i pezzi, oltre che curare gli arrangiamenti del loro cd.
La sua dimestichezza con la chitarra è palese durante i loro concerti, in particolare quando si presentano in duo.
Maurizio è invece il cantante, innamorato da sempre dei ritmi e delle musicalità etniche.
Ha iniziato a cantare una dozzina di anni fa nel coro del tempio maggiore di Roma e ha deciso di sfruttare la sua profonda conoscenza della lingua ebraica selezionando, all’interno del panorama musicale israeliano, i brani dai contenuti più interessanti, ricercando insieme ad Uri i contesti storici e sociali in cui sono stati scritti.
Da quando è nato, ormai 3 anni fa, il ” Progetto Davka” ha fatto parecchia strada: ha partecipato a vari incontri interreligiosi in Vaticano e a raduni cattolici e protestanti in tutta Italia, in occasione delle Giornate della Memoria e della Cultura Ebraica.
Ha suonato all’auditorium di Roma in occasione del Tavolo del Dialogo Interreligioso organizzato dal Comune Di Roma, davanti a un folto pubblico di insegnanti ed allievi , facendo conoscere ciò che di buono viene prodotto in Israele , in alternativa a quello che propongono i telegiornali.
La scorsa estate poi, la prima trasferta internazionale del Progetto Davka, in una Polonia memore della tragedia della Shoah ma che ha molto ben risposto alle musiche dei due artisti.
Il loro spettacolo, perché si tratta di uno spettacolo più che un concerto, è ben articolato. Uri, e Maurizio, introducono lo spettacolo cominciando a spiegare l’origine del nome da loro scelto, per poi introdurre singolarmente tutti i pezzi da loro cantati, contestualizzandoli e traducendo ne i contenuti essenziali.
Nel 2006 la loro formazione si è allargata ad un quartetto, includendo un percussionista di chiara fama come Tiziano Carfora (Dirotta su Cuba, Nek) ed un tastierista, Emanuele Cavallo.
Nella loro agenda ci sono date in tutta Italia, ma ambiscono a portare il Progetto al di fuori dei confini nazionali, magari in Europa ed in America. A questo proposito il Progetto è al lavoro per elaborare uno spettacolo di recupero delle musiche del Tempio Maggiore di Roma, che sarà pronto a partire dal 2007.
R. K.
Progetto Davka
Nellebraico parlato Davka è un termine molto usato per indicare lintenzionalità delle azioni, e Progetto Davka è una realtà attiva oramai da più di due anni con lintento di divulgare la cultura ebraica ed israeliana attraverso uno strumento di facile accesso: la musica.
Nato nellaprile del 2004 come reazione di due amici della Comunità Ebraica di Roma alla disinformazione ed al pregiudizio su Israele nel periodo più difficile della ultima intifada, ha incontrato da subito una buona accoglienza, soprattutto da parte del pubblico non ebraico, come testimoniato dai concerti tenuti nel 2005 e nel 2006 presso la Pontificia Università Lateranense nellambito delle Giornate del Dialogo Ebraico-Cristiano.
Durante i concerti il Progetto propone un percorso guidato che dai Salmi tratti dal Libro dei Salmi di Davide passa attraverso il folk storico di Israele, fino alla programmazione radiofonica contemporanea. Ogni brano, prima della esecuzione, viene spiegato e contestualizzato, nonché tradotto nel suo senso generale. In particolare, i Salmi permettono escursioni sulla festività ebraiche, soprattutto sul significato del Sabato e sul valore che viene dato alla famiglia ed alle relazioni umane.
Nellambito delle digressioni che precedono i brani, vengono esaminati i contesti storico-sociali in cui questi sono stati scritti, sottolineando i momenti più decisivi e formativi della storia di Israele e del suo Popolo.
Il Progetto è nato originariamente come un duo, ma nel 2006 si è allargato ad un quartetto, ospitando a fianco della chitarra acustica di Uri Baranes ed alla voce di Maurizio di Veroli le percussioni di Tiziano Carfora e le tastiere di Emanuele Cavallo.
Nello stesso anno è uscito il primo cd autoprodotto, Tra Sacro e Profano, che propone una sintesi dellomonimo programma con cui il Progetto ha tenuto concerti in tutta Italia, e si è realizzata la prima trasferta europea, in Polonia.
Parallelamente, sono stati sviluppati altri due programmi , uno per la Giornata della Memoria, in cui trova spazio la musica legata alla Shoah, ed un secondo che mira al recupero ed alla diffusione della grande tradizione musicale della Sinagoga Maggiore di Roma, dedicato soprattutto al pubblico straniero.
Maggiori informazioni sono reperibili sul sito www.geocities.com/davkaproject/, o contattando direttamente Uri Baranes (baranes@tiscali.it) o Maurizio di Veroli (mdiveroli@mail.tim.it).