Personale dellartista israeliano Menashe Kadishman in questi giorni a Torino. Così il critico Arturo Schwarz parla di lui: Senza dubbio tra i maggiori scultori contemporanei, è nato a Tel Aviv il 21 agosto del 1932. Dapprima ha studiato con lo scultore Moshe Sternschuss (1947-1950. Dopo un intermezzo come pastore al kibbutz Ma’ayan Baruch e Kvutzat Yezre’el (1950-1953) – un’esperienza che influenzerà profondamente la sua arte – riprenderà gli studi con lo scultore Rudi Lehmann (1954) e poi con Antony Caro presso la St. Martin’s School of Art e con Reg Butler presso la Slade School of Art, università di Londra (1959-1960). Torna in Israele nel 1972 dove vive tuttora, a Tel Aviv.
La prima di una lunghissima lista di mostre personali si tenne alla celebre Grosvenor Gallery di Londra (1965), seguita da importanti mostre antologiche in alcuni dei più importanti musei europei e americani, tra gli altri: Jewish Museum di New York (1970, 1985), Museum Haus Lange di Krefeld (1972), The Israel Museum di Gerusalemme (1975). Nel 1978 ha rappresentato Israele alla Biennale di Venezia. In quell’occasione la sua opera – 18 pecore vive macchiate di blu – suscitò grande scalpore. Tra i numerosissimi premi ricevuti da Kadishman, ricordiamo quelli di Sainsbury (1961); il primo premio per la scultura, V Biennale, Parigi (1967); e il Premio israeliano per le arti plastiche (1995). Lamico, e complice, Ofer Lellouche, con una battuta fulminante, ha ben riassunto la caratteristica del lavoro innovativo di Kadishman: Scolpisce come un pittore e dipinge come uno scultore”.
Menashe Kadishman, Ermanno Tedeschi Gallery, Torino, dal 19 giugno al 7 settembre. Info 011 4369917 www.etgallery.it – info.to@etgallery.it