Ridere sotto i missili

Spettacolo

rocketshelterFar sorridere gli israeliani durante un periodo così difficile per il loro Paese, e dare così il proprio sostegno: questo l’obiettivo di due attori americani, Ari Teman e Danny Cohen, che hanno messo in piedi uno spettacolo itinerante intitolato, non a caso, Rocket Shelter Comedy. Accanto a loro recitano anche due attori israeliani, Benji Lovitt e Yossi Tarablus in tutte e tre le città in cui si tiene lo spettacolo, Gerusalemme, Modiin e Tel Aviv. Inoltre, per intrattenere i soldati impegnati nella guerra, sono previsti show in alcune basi militari e perfino in alcuni rifugi nelle zone più pericolose del sud.

“Il titolo riflette esattamente quello che vogliamo fare – spiegano i due attori, venuti apposta dall’America per dare il proprio supporto a Israele -. Raccontiamo barzellette mentre i missili volano sul Paese e recitiamo davanti a persone che passano la maggior parte del loro tempo nei rifugi”.

Ari Teman, 32 anni, è un volto noto ai telespettatori di Usa e Regno Unito, mentre Danny Cohen, 45 anni, ha recitato nel Belnd and Chappelle Show. Insieme hanno avuto l’idea di dare il proprio sostegno a Israele, portando semplicemente quello che sanno fare: la propria arte. La forte motivazione li porta a creare un sito internet dedicato allo spettacolo, sul quale è possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli (gratuiti per gli abitanti del sud), i cui proventi vanno alle forze militari. Grazie ad amici in Israele, riescono poi a trovare le location dove esibirsi.

“Siamo venuti qui per far sorridere la gente, ma per dirvi la verità sono rimasto impressionato da quanti sorrisi ho visto sulle facce della gente – ha dichiaro Teman al giornalista del Times of Israel -. Le persone sorridono anche quando guidano: cosa molto insolita, visto come guidano gli israeliani….”. “Qui la gente sorride di più che a New York – scherza Cohen -. Forse dovremmo fare marcia indietro e fare degli show a New York”.

Un’iniziativa dunque originale e generosa, che si inserisce nella caratteristica molto ebraica di affrontare anche le avversità con humour. “Perché lo humour è un modo per dare una prospettiva alla vita – spiegano -. In tempi come questi diamo alle persone la possibilità di mettere da parte per 90 minuti i propri problemi. ma è anche un modo per trovare la luce e la speranza, anche in tempi duri. Forse è per questo che molti ebrei sono comici, e forse anche perché ogni ebreo pensa di essere divertente”.