Teatro/ “Sette bambine ebree”

Spettacolo

di Rossella De Pas

Piece breve ma molto intensa, in prima assoluta per l’Italia.

Tratta dal testo omonimo composto da Caryl Churchill nel 2009, dopo una campagna militare israeliana a Gaza, lo spettacolo ripercorre la storia del popolo ebraico dalla Shoah ai giorni nostri.

Sulla scena non compaiono mai bambini: i parlanti sono adulti che suggeriscono cosa dire e cosa non dire a sette bambine ebree di epoche differenti sulla situazione storica contingente.

Alla prima bambina, durante i rastrellamenti nazisti, si raccomanda di non fare rumore e di rimanere nascosta in ogni caso.

Cosa raccontare alla seconda bambina della Shoa?

“Ditele che gli zii sono morti”

“Non le dite che sono stati uccisi”

“Ditele che sono stati uccisi”

Cosa spiegare dei sentimenti suscitati dagli ebrei?

” Ditele che c’era gente che odiava gli ebrei”

“Ditele che c’è ancora gente che odia gli ebrei”

“Ditele che c’è gente che ama gli ebrei”

“Non le dite di pensare a chi è ebreo e a chi non è ebreo”

La terza bambina andrà convinta della bellezza dell’alyah, promettendole una nuova casa dove ci sarà il sole, dove troverà nuovi amici e dove nessuno la prenderà in giro.

Alle ultime quattro bambine bisogna spiegare il rapporto, a volte spinoso, fra Arabi ed Israeliani.

“Ditele che forse possiamo convivere.”

“No, questo non glielo dite.”

Il confronto fra i personaggi, i più integralisti con i più liberali, in alcuni momenti diventa vero e proprio scontro e, in più punti, si ripropone la figura del popolo ebraico che, da vittima, si è trasformato in aggressore.

“Ditele che il pugno di ferro adesso ce l’abbiamo noi, ditele che è la nebbia della guerra, ditele che non smetteremo di ucciderli finché non saremo al sicuro…ditele che a me non importa se il mondo ci odia, ditele che a odiare siamo più bravi noi, ditele che siamo il popolo eletto, ditele che guardo uno dei loro bambini coperto di sangue, e cosa sento? ditele che sento solo la felicità che non sia lei.”

La breve piece è seguita dalla commedia FAR AWAY

Sette bambine ebree, di Caryl Churchill. Regia di Annig Raimondi, con Maria Eugenia D’Aquino, Riccardo Magherini e Annig Raimondi.
Al Teatro Oscar di Milano fino al 13 febbraio.