di Pietro Baragiola
Lo scorso 21 novembre è uscito nelle sale italiane Wicked, il nuovo adattamento cinematografico del musical di Broadway che ha conquistato i cuori di grandi e piccini raccontando le origini del magico mondo di Oz.
La trama segue le vicende della giovane Elphaba (impersonata da Cynthia Erivo), una ragazza dalla pelle verde iscritta alla rinomata Università di Shiz dove stringe un’improbabile amicizia con la popolare Galinda (interpretata dalla nota cantante Ariana Grande). Il loro legame si rinforza sempre più fino all’incontro con il celebre Mago di Oz, un evento che plasmerà per sempre i loro destini trasformandole rispettivamente nella Strega Cattiva dell’Ovest e in Glinda la Buona.
Un successo straordinario sia al botteghino che a teatro dove ha vinto più di 100 premi internazionali, Wicked è ricco di riferimenti e immagini ebraiche che mettono in guardia gli spettatori dal giudicare gli altri per le loro diversità e li invitano a combattere per ciò che è giusto anche quando risulta difficile.
Il regno di “Wicked”
Wicked è basato dall’omonimo romanzo best-seller del 1995 scritto dall’autore per bambini Gregory Maguire. Nel libro viene descritta una società che sta scivolando sempre più nel fascismo e dove gli animali senzienti e parlanti vengono costantemente demonizzati dagli esseri umani.
Questo mondo è stato riadattato in chiave magica sui palchi teatrali grazie alle favolose musiche e alla sceneggiatura dei compositori ebrei newyorkesi Stephen Schwartz e Winnie Holzman.
“Penso che molti temi del teatro si rivolgano al pubblico ebraico perché spesso i musical hanno come protagonisti degli outsider che cercano di scoprire come inserirsi nella comunità” ha raccontato Schwartz durante un’intervista rilasciata alla rivista Forward.
Autore anche delle musiche del classico biblico di animazione Il Principe d’Egitto, Schwartz ha spiegato che ‘nonostante Wicked non sia apertamente a tema ebraico, certamente risuona con l’esperienza personale di molti ebrei’.
È proprio dalle proprie origini ebraiche che l’autore ha attinto per la creazione del personaggio di Elphaba, una ragazza gentile ed altruista che è odiata da tutti per via della sua diversità.
Elphaba è la prima a battersi contro le ingiustizie presenti nel mondo di Oz, come vediamo nella sua lotta per difendere il Dr. Dillamond, una capra magica e parlante che insegna storia all’Università di Shiz.
Nonostante gli sforzi della protagonista, durante il corso della trama alcuni soldati di stampo nazista irrompono nella classe del professore per cacciarlo dalla scuola e rinchiuderlo in una gabbia. Questa forma di persecuzione richiama molto l’antisemitismo dell’Università di Vienna che, nell’aprile del 1938, è arrivata a licenziare ed espellere tutti i professori e gli studenti ebrei presenti nelle sue aule.
Persino il Mago di Oz, leader del regno e da molti considerato un sovrano magnanimo, si rivela un dittatore oppressivo che ha consolidato il proprio potere fomentando l’odio verso le minoranze (un’ideologia che richiama molto il nazifascismo del Terzo Reich).
Musical e film
Wicked è approdato a Broadway nell’ottobre del 2003 al Gershwin Theatre, il teatro che prende il nome dagli iconici fratelli e parolieri ebrei George e Ira Gershwin.
Il cast originale era composto sin da subito da leggende del mondo dello spettacolo ebraico: il vincitore del Tony Award Joel Grey nei panni del Mago di Oz e la spettacolare Idina Menzel nel ruolo della protagonista Elphaba.
L’aspetto stereotipicamente ebraico della Menzel era perfetto per accentuare il paragone tra la storia della giovane studentessa dalla pelle verde e il modo in cui gli ebrei sono stati storicamente emarginati e odiati per le loro diversità.
Nelle numerose repliche dello spettacolo Elphaba è stata interpretata da una lunga serie di attrici ebree tra cui Shoshana Bean, Caissie Levy e Talia Suskauer. Quest’ultima, recentemente, ha concesso un’intervista a Forward spiegando come Wicked abbia contribuito a darle la forza per opporsi all’antisemitismo di tutti i giorni.
“Nello spettacolo il Mago di Oz dice una battuta singolare: ‘il modo migliore per unire le persone è dar loro un nemico davvero buono’. In poche parole spiega che le persone hanno bisogno sempre di un capro espiatorio e, nella storia del nostro mondo, gli ebrei sono stati spesso disegnati come tali” ha affermato Suskauer. “Questo istinto a dire ‘è colpa degli ebrei’ ha preso il sopravvento innumerevoli volte – durante l’Inquisizione, nelle Crociate e con la Shoah – ed è esattamente ciò che avviene anche in Wicked. All’inizio ammetto che anch’io avevo paura a combattere apertamente l’antisemitismo nella mia vita quotidiana ma con gli anni ho capito che devo essere un po’ come Elphaba anche fuori dal palco e lottare per ciò che è giusto, rimanendo fiera per quello che sono.”
Il nuovo adattamento cinematografico ha ripreso molti dei protagonisti ebrei dello spettacolo di Broadway: Schwartz e Holzman sono tornati nei loro rispettivi ruoli di autori e sia il film che il musical sono stati prodotti dal pluripremiato Marc Platt, padre dell’attore Ben Platt.
Le protagoniste del musical originale, Idina Menzel e Kristin Chenoweth, hanno entrambe camei nel nuovo film in cui gli attori ebrei abbondano: Jeff Goldblum interpreta il Mago di Oz, Ethan Slater è Boq Woodsman mentre Andy Nyman si cala nel ruolo di Frexspar Thropp, il padre di Elphaba.
Sebbene il copione del film, come quello dello spettacolo, non menzioni esplicitamente la Shoah, è pervaso dai temi del pregiudizio e del rifiuto sociale che si espandono dalla lotta all’antisemitismo all’opposizione contro il razzismo globale di qualsiasi minoranza.
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