di Roberto Zadik
Solitamente quando si parla di musica ebraica, si pensa subito al klezmer e alle canzoni israeliane ma c’è una fitta schiera di “insospettabili” del rock, del punk e perfino della dance che sono di religione ebraica. Mi sono occupato di questo nella mia trasmissione radiofonica “Prozadik+” e quattro anni fa avevo parlato sia di celebri cantautori americani di religione ebraica , da Bob Dylan a Lou Reed, a Bily Joel scoprendo però veri e propri “tesori ebraici nascosti” come il deejay David Guetta, il leader dei Dire Straits Mark Knopfler, la cantante inglese Amy Winehouse e pensate un po’ anche i Ramones, il cantante si chiamava Joey Hyman e i Kiss. Si con quel look trasgressivo e quel trucco e la capigliatura per aria e quei testi a dir poco disinvolti non sembrano particolarmente osservanti, tutt’altro, ma sia il bassista israeliano Chaim Weitz, meglio conosciuto come Gene Simmons, americanizzato ma molto sionista e patriottico e Paul Stanley sono di fede ebraica. Quarant’anni di carriera e canzoni veloci e potenti come “I was made for lovin you” del 1979 hanno segnato la vita di questo gruppo dal successo alterno che come longevità musicale è paragonabile ai mitici Rolling Stones, ma loro sono in giro solamente da cinquantadue anni, anche se molto meno famosi specialmente fra le nuove generazioni. Eppure i loro show sempre molto movimentati hanno un grande successo nel mondo e il prossimo 11 giugno arrivano sul palco dell’Arena di Verona pronti a far scatenare il pubblico con il loro poderoso hard rock e le chitarre elettriche fiammanti.
Ma che tipi sono questi Kiss? Dunque la domanda è complessa e per rispondere mi focalizzo per esigenze di blog e di contenuti sui due componenti ebrei, Simmons e Stanley, che a leggerli così sembra il nome di una società per azioni. E musicalmente lo sono stati in piena regola nonostante i loro ripetuti scontri per il dominio della band e le frecciate e gli screzi nelle interviste. Gene Simmons ha una storia molto particolare alle spalle. Israeliano di Haifa, sposato con una modella e attrice Shannon Tweed da cui ha due figli, Nicholas e Sophie è nato da una famiglia ashkenazita, di ebrei ungheresi sopravvissuti alla Shoah. Emigrato da Israele, a cui è sempre molto legato, parla correntemente ebraico e inglese, alla volta degli Stati Uniti, è un tipo molto particolare. Un perfezionista, rigido e impulsivo Vergine ascendente Ariete, diventato più famoso per la sua personalità e il suo carisma sulle donne, dicono secondo leggende metropolitane mitologiche che abbia avuto 6mila donne, fra cui colleghe celebri e talentuose come Diana Ross e Cher, che per le sue abilità strumentali al basso. Caratterizzato da una lingua più lunga del normale e da una presenza scenica magnetica, lettore accanito di fumetti horror e di fantascienza rapidamente dal 1973 ad oggi è diventato un personaggio iscritto nella prestigiosa Hall Of Fame di Londra accanto ai big della musica internazionale. Passando dal glam rock, genere che lo accomunava a colleghi anni ’70 geniali come il David Bowie del periodo “Ziggy Stardust” il suo apice creativo e Mark Bolan, vero nome Mark Feld leader dei T-Rex, anche lui ebreo, all’hard rock e a temi di marca heavy metal, Simmons , lontano da alcol e droghe, è un grande intrattenitore dal vivo capace di numeri incredibili e dotato di una grande verve e assieme al suo amico-antagonista Paul Stanley ha siglato una serie di successi della band, come gli album “Destroyer” e “Dressed to kill”. Passiamo ora al cantante Paul Eisen che ha anche lui cambiato il suo nome in Paul Stanley, forse in omaggio al regista ebreo americano Stanley Kubrick, del quale è un grande fan, in particolare del suo “2001-Odissea nello spazio”. Caratterizzato da una voce molto potente, da bravo cantante hard rock, se non si ha molta voce non è un genere molto semplice, Stanley conobbe Simmons quando era appena arrivato a New York e assieme dopo aver militato in un altra band, i Wicked Lester, i due restarono amici e formarono i Kiss con altri due personaggini mica male come il chitarrista Ace Frehley e il batterista Peter Criss. Fu proprio la viziosità e il presunto antisemitismo del chitarrista a creare forti discussioni nella band, visto che Simmons e Stanley non erano particolarmente eccessivi ed erano entrambi ebrei. Ebbene nonostante questo, il bacio dei Kiss, il loro nome significa questo in inglese, è durato quattro decenni con canzoni intense come “Rock and Roll Nite, raggiunsero la massima popolarità fra il 1973 e il 1977. Comunque sia i Kiss non sono mai usciti di scena nè si sono mai sciolti e sono pronti a tornare con la loro grinta sotto i riflettori e emozionarci coi loro grandi successi.