di Roberto Zadik
Certo che il mondo del rock è pieno di segreti e di insospettabili musicisti e cantautori ebrei e su questo mi ero già soffermato nello special “Jewrock” uscito lo scorso giugno su questo blog. In questa lunga lista, ci sono anche due membri dei mitici Procol Harum, il carismatico cantante Gary Brooker – ma non ho trovato molto su questo – e sicuramente il paroliere della band Keith Reiter poi inglesizzato in Reid, figlio di sopravvissuti alla Shoah.
Il gruppo famoso per inni generazionali come “A Whiter Shade of Pale”, che li portò a una celebrità assoluta in quello scoppiettante 1967 dove esordivano altri geniali talenti, dai Doors a Jimi Hendrix, a David Bowie, ai Pink Floyd si sono esibiti recentemente nel nostro Paese il 6 ottobre a Milano, al Teatro Dal Verme. La band è passata alla storia come una delle band di punta dell’era hippy, grazie a classici come la bellissima “Homburg” divenuta famosa in Italia come “L’ora dell’amore” rifacimento italiano del brano da parte de “I camaleonti” (anche se preferisco l’originale era davvero bella questa cover nostrana) ma delle radici ebraiche del cantante Brooker con quella voce un po’ stridula e suggestiva e del paroliere Keith Reid non si era mai parlato. Come spesso è accaduto in molti casi di ebrei nascosti o addirittura rinnegati del mondo della cultura.
Ecco qualche notizia sul lato ebraico di questa band. Il legame fra musica rock e mondo ebraico sembra essere davvero stretto e dopo avervi stressato con grandi monografie su Dylan, Lou Reed, Cohen o Billy Joel, Joey Ramone o su meteore come il leader dei T-Rex, Marc Feld, meglio noto come Bolan, o Paul Kossoff cantante dei Free, o Mama Cass dei Mamas and Papas e troppi altri, ora arriva anche la storia inedita e sconvolgente di Keith Reid poeta e paroliere di questa formazione. Inglese di nascita ma di origine mittleuropea, sul sito dei Procol Harum , ho trovato la tormentata biografia di questo musicista e compositore nato il 19 ottobre 1946 in Inghilterra ma di origine ebraico austriache e polacche. Personaggio enigmatico, amico strettissimo di Brooker registrò con la band poche tracce, da “Whiter Shade of Pale” a “Homburg” che però restarono nella storia della musica. Reid ha dichiarato di non aver mai conosciuto i suoi nonni e che suo padre, Irwin, un importante avvocato viennese “è stato arrestato in quanto ebreo durante la Notte dei Cristalli a Vienna il 9 novembre 1938.”
Spesso i testi di Reid sono cupi e angosciati e questo, come ha spiegato una volta “probabilmente è dovuto a quanto vissuto dalla mia famiglia” sebbene suo papà riuscì a scappare in Inghilterra mentre la maggioranza degli ebrei viennesi vennero mandati nel lager di Dachau. Nulla si sa sui nonni paterni di Reid e sulle loro sorti, Una vicenda molto traumatica dopo la quale il musicista a soli 22 anni ha conosciuto grande successo mantenendo un complesso rapporto con la propria identità ebraica come molti artisti di quella generazione, si pensi a Billy Joel che venne attratto dal cattolicesimo o a Lou Reed e a tanti altri che per lungo tempo nascosero il proprio ebraismo, dal cantautore Norman Greenbaum, nato famiglia di ebrei ortodossi e lui hippie e reazionario tanto da comporre la bellissima ma scomoda “Spirit in The Sky”, fino a Peter Greenbaum dei Fleetwood Mac e a Amy Winehouse la cui identità ebraica emerse dopo la sua morte. “Per diversi anni volevo dimenticare le mie radici ebraiche che mi ricordava quello che era successo a mio padre” ha specificato il poeta e musicista inglese, sebbene la madre, di origine polacca, volle mantenere le tradizioni organizzando il Bar Mitzva a suo fratello maggiore Michael. Cresciuto in una famiglia traumatizzata dai lager e vittima di bullismo antisemita a scuola elementare,Reid come il bassista dei Kiss, l’israeliano Gene Simmons o il cantante dei Chicago David Draiman, o Billy Joel figlio di un ebreo tedesco, Howard, fuggito dalla Germania e rifugiatosi prima a Cuba e poi negli Usa vissero in famiglia il dramma del nazismo e della Shoah ma non ne parlarono mai pubblicamente e vissero nella laicità più completa. Reid come Brooker hanno origini ebraiche e storie di persecuzione alle spalle e nacquero da famiglie ebraiche ashkenazite ma si lasciarono il dolore alle spalle per rivoluzionare la musica rock fra gli anni ’60 e il decennio successivo e scioltisi nel 1977 i Procol Harum si sono riformati nel 1991 continuando in questi anni a esibirsi e a rinfrescare la loro fama più consistente nelle vecchie generazioni che fra i giovani.