di David Fiorentini
L’avanguardia tecnologica israeliana nel settore agricolo continua a stupire. Dopo lo sviluppo di numerose invenzioni, prima tra tutte l’irrigazione a goccia, il KKL (Fondo Nazionale Ebraico) ha annunciato un nuovo laser per impedire agli aironi cenerini, che attraversano Israele a decine di migliaia durante le loro migrazioni, di devastare i campi coltivati.
Creato in collaborazione con l’azienda Avant Guard, il sistema consiste in una telecamera che scansiona i campi una volta al minuto e con l’aiuto dell’intelligenza artificiale individua la posizione degli aironi fino a 1 km di distanza, dirigendo il fascio di luce verso di loro e mettendoli in fuga.
In passato, molte valli israeliane erano zone paludose che fornivano ristoro per i circa 500 milioni di uccelli che attraversano il paese due volte all’anno nelle loro rotte migratorie. Oggi, gran parte del territorio è stata bonificata per fare spazio all’agricoltura, ma negli anni ‘90 una zona della Valle di Hula è stata nuovamente allagata e adibita a parco nazionale del KKL con l’intento di salvaguardare l’ecosistema locale.
La manovra però ha scatenato la frustrazione dei contadini, i cui campi di mais e arachidi sono stati puntualmente rovinati. Per questo motivo, l’Autorità per la Natura e per i Parchi di Israele ha iniziato ad appostare più mangime all’interno della riserva naturale, cercando di allontanarli dai terreni coltivati.
Tuttavia, la disponibilità costante di nutrimento ha spinto i 30-40 mila aironi autunnali a fermarsi per tutto l’inverno, causando un grave sovraffollamento che nel 2021 è stato alla base della rapida diffusione dell’influenza aviaria: l’epidemia che ha ucciso oltre ottomila aironi.
I laser potrebbero finalmente sostituire sia il nutrimento artificiale sia le svariate sirene montate sui trattori, portando a una svolta significativa nella gestione del delicato equilibrio tra salvaguardia dell’ambiente e sviluppo economico.
