di Nathan Greppi
In tutto il mondo sono ormai 500 milioni le persone che devono stare chiuse in casa per via del coronavirus, e nel caso dell’Italia quasi tutte le famiglie ormai. Ciò può creare diversi problemi a quei genitori che devono stare con i figli piccoli mentre hanno problemi con il lavoro.
In Israele aziende e start-up hanno sviluppato diversi strumenti che possono tornare utili in questa situazione. Il sito Israel21c ne ha elencate 8 in particolare:
- JoyTunes: questa app per iphone e ipad installa dei tasti virtuali per imparare a suonare il pianoforte. La app ascolta la musica che suoni per darti dei feedback in tempo reale; inoltre, la app è disponibile in 11 lingue diverse e conserva nel suo database oltre 2.500 canzoni. Viene utilizzata da un milione di persone a settimana nel mondo, nonché dal 10% degli insegnanti di musica americani.
- Wix: una sorta di WordPress israeliano, che permette ai propri figli di creare gratuitamente quanti siti vogliono. È una delle start-up di maggior successo in Israele, tanto che solo nel 2018 ha guadagnato 8,8 miliardi di dollari.
- Lightricks: questa azienda con sede a Gerusalemme possiede varie app per modificare e riordinare le foto sul cellulare a proprio piacimento, e non richiede un accesso a internet. I servizi di base sono gratuiti, mentre altri aggiuntivi sono a pagamento.
- Snappers: questa è stata pensata per i giornalisti che vorrebbero fare dei servizi nelle zone rosse ma non possono per timore di finire contagiati. Se ti iscrivi a Snappers e uno dei suoi media partner, tra i quali vi è la CNN, vogliono un servizio da un posto in particolare, puoi essere contattato in modo da fornire una video-testimonianza della quarantena.
- Inception VR: soprannominato il “Netflix della realtà virtuale”, permette di vedere tramite un casco vari programmi, di sport, cucina e documentari.
- eTeacher Group: utile per continuare le lezioni nonostante la chiusura delle scuole. Fondata nel 2000 per organizzare corsi telematici, ad oggi ha ospitato 100.000 classi con 302 insegnanti in 23 paesi. Le sue 4 scuole telematiche, con corsi in ebraico, inglese e cinese, ogni anno connettono 25.000 studenti.
- me: un altro sistema per creare corsi online, che permette ai docenti di aprire delle chat apposite per le lezioni, e senza che gli studenti debbano dare i loro numeri, in modo da mantenere un minimo di privacy.
- Verbit: tramite l’intelligenza artificiale, permette di trascrivere rapidamente le lezioni orali. Con l’isolamento attuale, molte università prestigiose, tra cui Harvard e Stanford, hanno annunciato che utilizzeranno questo sistema.
(Foto: Israel21.c)