di Michael Soncin
Solamente 60 secondi. È il tempo necessario per preparare un prodotto di bellezza, praticamente qualsiasi cosmetico utile per la cura personale: detergenti, creme idratanti, mousse per capelli, fragranze. Come? Per intenderci l’idea assomiglia molto alle capsule del caffè che sono pronte per essere gustate nel giro di pochi secondi.
Il plus primario che comporta questa novità è senza dubbio l’assenza di conservanti, ingredienti che come sappiamo, possono scatenare in alcuni soggetti reazioni potenzialmente irritanti. L’innovazione è stata messa a punto dalla startup israeliana Capsulab. Su NoCamels viene spiegato che le capsule brevettate dall’azienda hanno le dimensioni di un comune uovo di gallina.
L’apparecchio è costituito internamente da un miscelatore e da un pistone, che servono a mescolare i vari ingredienti fra loro precedentemente separati, contenuti all’interno di piccole singole fiale sigillate, per poi essere preconfezionati all’interno della capsula, creando così il prodotto desiderato, il tutto senza l’impiego di additivi conservanti.
È necessario ribadire che l’utilizzo di conservanti e stabilizzatori, se da una parte sono utili per estendere la durata di conservazione del prodotto, oltre a prevenire la proliferazione di microrganismi patogeni quali batteri e muffe, dall’altra possono sensibilizzare la cute o in certi casi essere persino cancerogeni.
Utile anche per i farmaci
Le possibilità di impiego di questa macchina sembrano essere molteplici e vanno dalla miscelazione dei cosmetici, alla produzione di integratori alimentari o addirittura di farmaci. Ad affermarlo è il dottor Zakhar Nudelman vicepresidente della compagnia, che vede in questo progetto un vantaggio sia per le aziende che per i consumatori.
Ma non è finita qui. Si parla anche di alimenti. La macchina è stata infatti utilizzata per preparare un piccolo lotto di salsa tahini. Per quanto riguarda la preparazione e la sua conservazione invece, la macchina, attraverso la lettura di un codice univoco contenuto sulla capsula, viene informata sulla velocità e l’intensità con cui miscelare gli ingredienti all’interno delle fiale, oltre a verificarne la sua scadenza.
Una scelta ecosostenibile e personalizzata
Punto molto importante è la salvaguardia dell’ambiente, poiché sembra essere una scelta più sostenibile rispetto ai cosmetici già confezionati. Questo apparecchio utilizza quasi la totalità del suo contenuto. «Ad esempio, quando si butta via il tubetto di crema idratante, inevitabilmente si butta via parte del materiale contenuto. Noi siamo capaci di spremere il 99,9% del materiale da ogni capsula che utilizziamo», ha spiegato Nudelman.
Un risparmio che potrebbe risultare interessante per le aziende, visto che gli studi dimostrano che producono sempre in eccesso i loro cosmetici di bellezza, più di quanto richiesto.
Sempre parlando di sostenibilità, rispetto alle confezioni di plastica, queste capsule possono essere restituite e riutilizzate fino a 100 volte. Come? Le aziende affittano gli apparecchi ai consumatori, pagando un abbonamento a Capsulab, mentre i corrieri consegnano le capsule a domicilio, raccogliendo quelle utilizzate.
In questo modo ad ogni raccolta Capsulab effettua uno studio di consumo sulle scelte dei consumatori, che saranno poi inviate alle varie aziende cosmetiche, per sviluppare in futuro nuovi prodotti in grado di soddisfare al meglio le varie necessità.
Un’idea nata dal caffè
Gal Saar, amministratore delegato, quando ha fondato l’azienda nel 2018, ha riflettuto su quali prodotti diversi dal caffè potessero essere creati all’interno di una capsula in meno di un minuto. Da questa domanda è nata l’idea, che ha poi impiegato quattro anni per sviluppare il famoso apparecchio, capace di contenere fino a 18 ingredienti diversi.
Attualmente Capsulab sta già collaborando con aziende specializzate nella produzione di prodotti di bellezza in Germania e nella Corea del Sud, che quest’ultima, sappiamo essere uno dei tempi mondiali della cosmetica. Sempre in Germania è attiva una collaborazione con dei saloni di parrucchieri, mentre a Tel Aviv, città sede della startup, per un numero limitato di tempo, è stato lanciato uno dei diversi progetti pilota con queste aziende, con macchine che erogano i loro prodotti.
Certamente non mancano i concorrenti che offrono un servizio simile, ma Capsulab spiega che la loro tecnologia è in grado di supportare migliaia di ingredienti diversi, senza la necessità di alcuna impostazione e manutenzione, a differenza della concorrenza che usa solo una manciata di ingredienti per necessità d’uso molto specifiche e necessità di pulizia regolare.
Quest’anno la giovane compagnia grazie alle sue idee, durante un concorso organizzato dall’Associazione dei produttori d’Israele, si è aggiudicata il premio per la soluzione di packaging più innovativa della nazione.
«È molto più facile che fare un espresso», ha affermato Saar.
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Crediti fotografici: Capsulab