di David Zebuloni
Sorta dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale, Israele è stata rinominata negli ultimi decenni la Start Up Nation, per la sua incredibile capacità di rinnovare e rinnovarsi. In un libro dal titolo Riparare il mondo, Avi Jorish ha raccontato l’istinto quasi innato dello Stato ebraico di progettare, migliorare, creare e poi condividere, insegnare, esportare, così da beneficiare delle proprie invenzioni insieme al resto dell’umanità. Un precetto che nella tradizione ebraica prende il nome di Tikkun Olam, mentre nella tradizione contemporanea prende il semplice nome di High-Tech.
Il connubio vincente di Israele-Tecnologia-Agricoltura risale ai primi anni ’60, quando un gruppo di pionieri si era congeniato per trovare una soluzione alla mancanza di acqua nell’arido deserto del Negev. Nacque così l‘irrigatore a gocce, diventato poi uno strumento agricolo utilizzato in tutto il mondo. Da allora Israele non ha mai smesso di investire in questo settore, esportando al mondo altre invenzioni semplici e rivoluzionarie.
L’ultima trovata sembra tuttavia provenire da un film di fantascienza. Come riporta il Times of Israel, la Tevel Aerobotics Technologies, una startup locale fondata da un gruppo di veterani dell’industria aerospaziale ed elettronica israeliana, sta testando un sistema robotico per la raccolta della frutta direttamente dall’albero. Tevel ha sviluppato una piattaforma di guida autonoma con svariati robot che, grazie ad un processo basato sull’intelligenza artificiale, consente loro di raccogliere solo i frutti maturi. Mentre i robot raccolgono dunque, il sistema aggiorna costantemente gli agricoltori tramite un’applicazione facilmente scaricabile sul proprio telefono cellulare. Agli agricoltori viene riferito con precisione quanti chili di frutta sono già stati raccolti e quanto tempo ci vorrà per completare l’intera raccolta.
“Il nostro obiettivo era quello di risolvere il problema della carenza di manodopera agricola”, spiega al Times of Israel il fondatore di Tevel, Yaniv Maor. “Tevel ha offerto agli agricoltori in difficoltà una soluzione che fosse a passo con i tempi. Questo è il nostro futuro”.
La soluzione di Tevel è ancora in fase sperimentale, ma l’azienda sta già provvedendo ad introdurre il suo prodotto in un mercato globale apparentemente entusiasta. Si stima infatti che il settore della robotica agricola, per un valore di circa 4,6 miliardi di dollari, continui a crescere di oltre il 30% ogni anno. Ecco che il robot raccogli frutta potrebbe essere la prossima grande promessa della Start Up Nation.
(Foto: credits Tevel)