di Michael Soncin
La NASA lancerà nello spazio il primo telescopio israeliano che consentirà agli scienziati di osservare l’universo come non era mai stato fatto fino ad oggi. Il lancio previsto per l’inizio del 2026, fa parte di una collaborazione tra l’agenzia spaziale americana e il Ministero dell’Innovazione, della Scienza e della Tecnologia israeliano.
Come riporta Jewish News, alla base del progetto principale vi sono l’ISA – Agenzia spaziale Israeliana e l’Istituto Scientifico Weizmann, che dovrebbero con questo nuovo telescopio, rivoluzionare la capacità di rilevare e analizzare fenomeni di breve durata nell’universo come la fusione di stelle di neutroni, o le esplosioni di supernove”.
Chiamato ULTRASAT, la cui sigla è “Ultraviolet Transient Astronomy Satellite”, ha un campo visivo senza precedenti. La sua tecnologia permetterà di misurare la luce ultravioletta – che non può essere misurata sulla terra – da sorgenti del cosmo che mutano in tempi molto brevi, oltre a svelarci nuovi aspetti della natura dei buchi neri, delle onde gravitazionali, o delle particelle subatomiche. Siamo di fronte “ad un progetto rivoluzionario che pone Israele in prima linea nella ricerca globale”. È quanto ha affermato l’astrofisico Eli Waxman del Weizmann.
“I principali enti internazionali – ha aggiunto Waxman – come la NASA e l’istituto di ricerca DESY [Deutsches Elektronen-Synchrotron, ‘Elettrosincrotone Tedesco’, un tipo di acceleratore di particelle, ndr] hanno aderito in qualità di soci collaboratori a questo progetto guidato da Israele, riconoscendone il valore scientifico. Stanno investendo ingenti risorse nella costruzione e nel lancio del satellite per diventare attivi partecipanti in questa missione. È una collaborazione guidata dalla scienza”.
Mark Clampin, direttore della divisione di astrofisica della NASA, ha affermato che il nuovo telescopio permetterà di fare luce sul campo nascente dell’astronomia multimessagera, che, dando una definizione da un punto di vista generico, esplora il cosmo avvalendosi della combinazione delle onde gravitazionali, delle onde elettromagnetiche (fotoni), e dei neutrini.