Beniamin Netanyahu

Uno dei kibbutzim devastati il 7 ottobre (Foto: Ariel Katzover, GPO)

Otto mesi… Dieci punti di analisi

Opinioni

di Luciano Assin*
Sono passati più di 8 mesi dal pogrom del 7 ottobre ed è possibile tentare di analizzare gli svolgimenti del conflitto con quel minimo di distacco dovuto per non cadere nel trabocchetto dei luoghi comuni e della retorica che accompagna simili momenti di crisi. Eccovi il mio decalogo.

La Corte penale internazionale equipara Israele a Hamas

Mondo

di Anna Balestrieri
Il pubblico ministero presso la Corte penale internazionale (CPI) chiede mandati di arresto per esponenti di spicco di Hamas e israeliani con l’accusa di crimini di guerra e crimini contro l’umanità per gli attacchi del 7 ottobre contro Israele e la successiva guerra a Gaza.

A quasi sei mesi dal rapimento di Hamas, le famiglie degli ostaggi non si arrendono

Israele
GERUSALEMME- dalla nostra inviata Anna Balestrieri 
Un blocco compatto di manifestanti si è radunato martedì 2 aprile a Gerusalemme in via Ruppin accanto alla Knesset per domandare con forza che l’attenzione dell’opinione pubblica e del governo torni sui 136 ostaggi ancora nelle mani di Hamas, “sepolti vivi nei tunnel di Hamas”. Al centro delle polemiche, la pausa della Knesset per le vacanze di Pesach.

Davanti alla Knesset in migliaia chiedono elezioni anticipate e azioni per liberare gli ostaggi. Ricominciano le proteste

Israele

dalla nostra inviata a Gerusalemme Anna Balestrieri
La protesta mirava anche ad annullare la prossima vacanza programmata del Parlamento, della durata di circa un mese, fino a che non sia stata risolta la questione degli ostaggi. La manifestazione è stata accompagnata da scontri tra manifestanti anti-governativi e residenti ultra-ortodossi a Mea Shearim, a causa della proposta di legge per l’esonero degli studenti di yeshiva dalla leva obbligatoria.