GECE 2024. I saluti istituzionali, pensando al dramma per le famiglie dopo il 7 ottobre

di Redazione
All’apertura del pomeriggio, sono intervenuti Walker Meghnagi, presidente della Comunità, Milo Hasbani, vicepresidente Ucei, Elena Buscemi (Comune di Milano), Mustafa Roma (Coreis) e Don Adam Kieltyk (Diocesi di Milano).  Nonostante la partecipazione fosse meno numerosa rispetto agli altri anni, si è respirata un’atmosfera partecipata e sentita.

La locandina del progetto 'Not in my name' contro la violenza sulle donne

Ebrei, Cattolici e Musulmani uniti contro la violenza sulle donne

Italia

di Redazione
Il progetto “Not in my name. Ebrei, Cattolici e Musulmani in campo contro la violenza sulle Donne”, caratterizzato da un piano concreto di interventi rivolto alle nuove generazioni, attraverso il coinvolgimento delle scuole, sarà presentata martedì 24 settembre alle 15 nella sede del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Viale Trastevere, 76/A).

Il 4 luglio a Milano la tavola rotonda “Antisemitismo e islamofobia, due facce della stessa medaglia?”

Appuntamenti

La locandina dell'evento "Antisemitismo e islamofobia: due facce della stessa medaglia?"Sotto il Patrocinio del Comune di Milano, la CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, esponenti del mondo ebraico, istituzioni milanesi, giornalisti e studiosi, affrontano il tema antisemitismo e islamofobia, in una tavola rotonda che si terrà a nella Sala Alessi di Palazzo Marino, il prossimo 4 luglio a partire dalle 15,00.

Si tratta di affrontare due facce della stessa medaglia, ma che spesso non si riesce a vedere come espressione della stessa reazione viscerale ed irrazionale, del medesimo pregiudizio sulla diversità: odio verso i credenti ebrei, antisemitismo, violazione dei diritti universali di libertà religiosa, etnocentrismo, razzismo, oppure, islam e musulmani, come “nemico pubblico”, o “luogo di culto” come attentato all’identità occidentale. Migranti, richiedenti asilo politico, rifugiati, nuovo jihadismo e terrorismo, non possono innescare il processo irrazionale di discriminazioni e vandalismi, andando a seppellire la visione di religioni e civiltà, come quella ebraica ed islamica, che costituiscono invece un richiamo alla spiritualità, alla sacralità, alla vocazione, nonché alla conoscenza che si integra nell’eredità valoriale della fratellanza religiosa e della dignità della persona umana.

L’esempio di buone pratiche, in un’iniziativa “ebraico islamica” costituisce, di fronte alle drammatiche spinte che minacciano la coesione sociale e la coesistenza pacifica, una risposta adeguata che vede Milano come un’avanguardia per la riflessione sul pluralismo, sulla necessità di una reazione conoscitiva, capace di andare in profondità senza lasciare che possa prevalere il pregiudizio la rabbia, la violenza, la paura del diverso, o l’ignoranza.

Conoscere l’altro per una convivenza civile e contro il radicalismo

Italia

di Ilaria Myr
Presentato il progetto lombardo di promozione del pluralismo religioso nelle carceri sostenutO dalla Fondazione Cariplo e promosso da: Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, Università degli Studi di Milano, Comunità Ebraica di Milano, Arcidiocesi di Milano, Coreis, Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana, Caritas Ambrosiana e Istituto Studi di Buddismo Tibetano di Milano Ghe Pel Ling.

Grazie a CEM, Curia e Coreis parte il progetto di prevenzione del terrorismo nelle carceri. Davide Romano: “Ce l’abbiamo fatta”

News

 

Un'immagine del carcere di Napoli
Un’immagine del carcere di Napoli

Dopo qualche anno di gestazione, diventa finalmente realtà il progetto di prevenzione del terrorismo a partire dalle carceri, fortemente voluto dall’assessore alla cultura della Comunità ebraica Davide Romano, insieme alla Curia e a Coreis. Fondamentale è il contributo della Fondazione Cariplo, che stanzierà i fondi per retribuire le persone che daranno il corso.

L’iniziativa parte da un dato di fatto ormai tristemente noto: tantissimi terroristi islamici entrano in carcere come criminali (laici) comuni, per poi radicalizzarsi e uscirne da jihadisti. Tutti i tecnici del settore hanno registrato questo dato, ma la politica è molto in ritardo e troppo poco si è fatto da parte delle istituzioni in termini di prevenzione.

“Questo è un tema che chi mi conosce sa bene essere una mia priorità da anni – dichiara Davide Romano -. Per questo da quando sono assessore alla Cultura (un paio d’anni) stiamo lavorando come Comunità Ebraica di Milano insieme alla Curia e il Coreis di Milano per entrare nelle carceri con dei corsi dedicati alla diversità e alla tolleranza reciproca. L’anno scorso il corso lo abbiamo tenuto solo agli agenti di custodia, grazie agli interventi di Rav Davide Sciunnach quest’anno finalmente arriveremo ai detenuti. Un esempio che dalla Lombardia potrebbe un domani essere preso a modello nazionale. Nel frattempo accontentiamoci del successo lombardo”.

L’appuntamento per la presentazione del progetto è giovedì 30 marzo 2017, ore 17.30, Sala Polivalente “Francesco Di Cataldo”, Casa Circondariale Milano San Vittore – Piazza Filangieri 2.

E’ necessario preiscriversi all’evento inviando i nominativi alla mail

educazionepluralismoip@gmail.com entro il giorno 27 marzo pv