ebrei

Gli ebrei non furono vittime. Presentato il portale sui partigiani ebrei del CDEC

Personaggi e Storie

di Nathan Greppi
Al termine di un progetto di ricerca durato diversi anni, il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) ha inaugurato il 25 aprile un portale online che racconta diverse storie di quegli ebrei che, durante la Seconda Guerra Mondiale, scelsero di prendere parte alla Resistenza contro il nazifascismo, spesso a costo della vita. La nuova piattaforma è stata presentata martedì 10 maggio in diretta streaming sulla pagina Facebook del CDEC

Ritorno a Tunisi: sulle tracce di una memoria interrotta

Personaggi e Storie

di Ilaria Myr
In un film di Ruggero Gabbai, gli ebrei del Nordafrica tra Francia e Tunisia. Luoghi, odori, sapori, rumori… e tante emozioni, prima fra tutte la nostalgia. Sono gli aspetti che emergono con più forza dal nuovo film di Ruggero Gabbai Du TGM au TGV. Une histoire tunisienne, che racconta, attraverso molte voci, la vita di quella che fu la più grande comunità ebraica del Maghreb. E che oggi, nonostante l’esilio di molti, continua a vivere con orgoglio

Ritorno a Tunisi: sulle tracce di una memoria interrotta

2022

Attualità
Reportage: Arabia Saudita: benvenuti nel paese delle più estreme contraddizioni

Cultura
Ucraina ebraica Scrittori e artisti, mistici, politici e rabbini nei secoli

Comunità
Scuola: da Milano ad Atene per la finale europea dell’Efi Debate Contest

bandier di Israele e di Ucraina

Con la guerra in Ucraina, si rafforzano i rapporti tra Israele e la diaspora

Israele

di Nathan Greppi
Nachman Shai, Ministro della Diaspora israeliano, ha recentemente sostenuto che un effetto della guerra in Ucraina è stato quello di spingere gli ebrei israeliani ad essere maggiormente interessati a quelli della diaspora. Ciò rappresenta un evento insolito per la società israeliana: secondo un sondaggio condotto di recente proprio dal suo ministero, gli ebrei israeliani che sentono di avere un legame con quelli che vivono fuori dal paese è del 56%.

Da Dnipro a Odessa, sotto i razzi russi: storie di fuga, solidarietà e speranza

Mondo

di Anna Lesnevskaya
La sinagoga di Kharkiv che non smette di fornire pasti ai profughi. Gli orfani di Zhitomir portati tutti in salvo in Israele. A Mariupol, mentre è già tutto pronto per il Seder di Pesach, 3000 ebrei bloccati nella città assediata. E poi, la dedizione dei rabbini e l’abnegazione dei ragazzi dell’Hashomer Hatzair. Un réportage in esclusiva per la copertina di Bet Magazine di aprile.

Un Pesach di Libertà (nonostante i tamburi di guerra)

2022

Attualità
Da Dnipro a Odessa, sotto i razzi russi: storie di fuga, solidarietà e speranza

Cultura
Feste e pensiero ebraico. Un Pesach di libertà, tra incertezza e fiducia

 

Comunità
Il tempio dei voti realizzati: un “gioiello” sefardita a Milano

La fine della presenza ebraica in terra d’Islam, un dibattito

Feste/Eventi, Kesher

di Nathan Greppi
Di questo si è parlato domenica 20 marzo in un dibattito su Zoom organizzato da Kesher, intitolato L’esodo silenziato degli ebrei dai paesi arabi. L’incontro è stato moderato da Davide Romano, il quale ha specificato che il tema riguarda anche gli ebrei nei paesi islamici non arabi, come l’Iran e la Turchia.

Jacob Kramer, Gli ebrei che pregano

Ebrei in Ucraina e l’arte: un legame indissolubile

Arte

di Sofia Tranchina
Che gli ebrei abbiano vissuto nel territorio dell’odierna Ucraina per oltre un millennio, in alleanza con le popolazioni locali nella lotta per i diritti civili e l’emancipazione nazionale, è testimoniato già nel Patericon del Monastero delle Grotte di Kiev (raccolta di racconti didattici sulle imprese spirituali cristiane, i cui primi scritti risalgono al 1200). Dalla stretta convivenza e dalle continue interazioni, è nata e si è sviluppata nei secoli una radicata collaborazione artistica.

Antisemitismo in Svezia: negato viaggio ad un passeggero sul bus perché ebreo

Mondo

di Michael Soncin
È quanto è successo in Svezia dove il conducente di un autobus avrebbe praticamente negato ad un passeggero di usufruire dei mezzi di trasporto pubblici per via del simbolo riconducente all’ebraismo. Il motivo? Secondo la considerazione dell’autista, gli altri passeggeri sarebbero poi rimasti sconvolti.