hamas

«Gli ebrei, bersaglio ideale nelle università USA, dove domina il pensiero antioccidentale e woke»

Mondo

di Ilaria Myr
Manifestazioni pro Palestina in cui si inneggia a Hamas. Studenti e docenti ebrei che vengono insultati come “colonizzatori”, “razzisti”, “sfruttatori”. È un’atmosfera inquietante quella che si respira nei campus americani da dopo il 7 ottobre, ma in realtà non è niente di nuovo: da decenni il lavaggio del cervello in senso antioccidentale è una prassi. E Israele e gli ebrei pagano il conto. Intervista al giornalista Federico Rampini

Marco Travaglio

Approfondimento sui media/2. Marco Travaglio: “L’antisemitismo cresce perché qualcuno attribuisce le colpe di Netanyahu e dei suoi sostenitori a tutti gli ebrei”

Personaggi e Storie

di Redazione
Nel contesto dell’inchiesta condotta da Mosaico/BetMagazine sulla reazione dei media italiani agli attacchi del 7 ottobre e alle loro conseguenze, abbiamo intervistato il direttore della versione cartacea del Fatto Quotidiano che ha recentemente pubblicato ‘Israele e i palestinesi, in poche parole’ (PaperFIRST), un volume che cerca di raccontare la storia della questione israelo-palestinese focalizzandosi sui fatti, senza scadere nella tifoseria.

Approfondimento sui media/1. Gian Antonio Stella: “Questa guerra è iniziata con il pogrom di Hamas del 7 ottobre. E i cittadini hanno il dovere di informarsi”

Personaggi e Storie

di Francesco Paolo La Bionda
Gian Antonio Stella, giornalista e scrittore, è da decenni una penna di punta del Corriere della Sera, sulle cui pagine scrive ancora oggi come stimato opinionista. Lo abbiamo intervistato per chiedergli come si approcci alla trattazione di un argomento complesso e delicato come il conflitto tra Israele e Hamas e come valuti l’operato del panorama mediatico italiano sull’argomento.

Alessandro Barbero dà i numeri ma dimentica i rapporti

Opinioni

di Emanuele Calò
Barbero mette insieme vittime civili e militari di Gaza e forse non ritiene essenziale ricordare che i numeri su Gaza li fornisce Hamas. Se ci basassimo sui dati di Hamas, sarebbe come basarsi sulle informazioni fornite dalle BR. Chi è peggiore?

Nir Barkat (al centro) con Eyal Avneri e Victor Massiah a Milano l'8 maggio

“Israele è impegnata in una guerra contro l’alleanza del male, che vuole una Guerra santa”

Israele

di Ilaria Myr
Con queste parole Nir Barkat, Ministro dell’economia israeliano, per dieci anni sindaco di Gerusalemme, ha introdotto l’incontro organizzato mercoledì 8 maggio dal Keren Hayesod per i suoi sostenitori a Milano, una sala del SuperLab Bicocca. Un’occasione preziosa di confronto sulla situazione attuale e su cosa il mondo ebraico può fare per fare conoscere le ragioni e i punti di forza.

«Paura di invitare i miei genitori alla mia laurea? Non lo avrei mai pensato». Parla uno studente israeliano della Columbia

Mondo

di Redazione
Questa testimonianza – riportata dal Forward nei giorni scorsi – evidenzia la complessità delle dinamiche presenti nei campus universitari e il conflitto emotivo che molti studenti affrontano mentre cercano di navigare tra ideali, identità e sicurezza personale. Una storia che si svolge come un capitolo oscuro nella lotta per la giustizia e la convivenza.