di Luciano Assin
Una frattura pressoché insanabile si è formata all’interno del mondo religioso ebraico in Israele dopo il pogrom del 7 ottobre. In un periodo come quello attuale nel quale il paese è in guerra da 15 mesi, il più lungo in assoluto mai combattuto da Israele dal giorno della sua fondazione, è sempre più evidente il distacco e l’isolazionismo dei “timorati di Dio” (haredim) dal resto della società israeliana.