di David Fiorentini
Un missile russo ha colpito una sinagoga di 113 anni nella città ucraina di Huliaipole, danneggiando gravemente l’edificio. Alla fine del XX secolo, Huliaipol contava più di 1.000 ebrei. Già nel 1939 il numero era inferiore a 600, secondo lo Yad Vashem, mentre oggi conta solamente poche centinaia.
Russia
Il consigliere di Zelensky: “Netanyahu può essere un mediatore efficace nella guerra russo-ucraina”
di Redazione
E’ quanto ha affermato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak in un’intervista esclusiva con i24NEWS. “Non ho dubbi che Netanyahu possa essere un mediatore efficace poiché comprende esattamente cosa sono le guerre moderne e qual è l’essenza della mediazione in queste condizioni”, ha affermato Podolyak.
Ucraina: nella Kherson bombardata la comunità ebraica è decimata e turbata da sospetti di collaborazionismo
di Anna Lesnevskaya
Nella città ucraina riconquistata di recente dai russi, gli ebrei vivono nel terrore, in condizioni difficilissime, fra accuse di collaborazionismo e paura di essere di nuovo bombardati. Come spiegano in queste interviste esclusive alcuni abitanti.
Antisemitismo in crescita con l’invasione russa in Ucraina: lo dice l’Agenzia europea per i diritti
di Redazione
“L’antisemitismo resta un problema serio nelle nostre società. La pandemia di Coronavirus e l’aggressione della Russia contro l’Ucraina hanno ulteriormente alimentato tale odio”, afferma il direttore della FRA Michael O’Flaherty.
Guerra in Ucraina: aumenta la pressione diplomatica su Israele
di Francesco Paolo La Bionda
Martedì 18 ottobre il governo ucraino ha inviato a Israele una richiesta ufficiale chiedendo di inviargli sistemi di difesa aerea. Ma fin dall’inizio del conflitto, Israele si è trovata in una posizione difficile, dettata dalla necessità di mantenere relazioni funzionali sia con lo schieramento occidentale sia con i russi.
Israele vuole aprire campi di transito in Azerbaigian per gli ebrei russi
di Francesco Paolo La Bionda
Tra gli interventi previsti c’è l’istituzione di punti di raccolta in Azerbaigian e Finlandia a cura dell’Agenzia Ebraica, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che collabora con il governo israeliano per aiutare gli ebrei di tutto il mondo a reinsediarsi in Israele. Nel paese caucasico, che ha eccellenti relazioni bilaterali con lo Stato Ebraico, tuttavia le parti coinvolte stanno mantenendo il riserbo.
Russia, preoccupa l’avanzata della retorica antisemita nei mass media
di Paolo Castellano
Poco dopo aver preso il potere 22 anni fa, il presidente russo Vladimir Putin aveva bandito le manifestazioni di aperto antisemitismo. Una scelta in controtendenza rispetto agli atteggiamenti dei suoi predecessori che lo avevano pressoché incoraggiato, tollerato o ignorato.
Sono 55.000 gli ebrei russi che si preparano a emigrare in Israele
di Francesco Paolo La Bionda
Decine di migliaia di ebrei russi si apprestano a lasciare il paese alla volta di Israele. Secondo fonti riportate dal Jerusalem Post, ben 40.000 avrebbero già ottenuto il visto necessario per compiere l’aliyah, mentre altri 15.000 avrebbero già avviato le pratiche.
Russia rinvia decisione sull’Agenzia Ebraica, mentre i rabbini si impegnano a restare con le comunità e fanno appello alla pace
di Anna Lesnevskaya
Mentre Vladimir Putin annuncia la parziale mobilitazione nazionale per far fronte alla controffensiva ucraina e mentre l’ex rabbino capo di Mosca Pinchas Goldschmidt, il quale ha lasciato la Russia dopo l’inizio dell’aggressione contro l’Ucraina, incoraggia tutti gli ebrei a fuggire dal Paese prima che cada di nuovo una cortina di ferro, le sorti dell’Agenzia ebraica in Russia, l’organizzazione che facilita l’Aliyah, rimangono appese a un filo.
Mosca minaccia di chiudere le associazioni ebraiche legate a Israele e USA
di Paolo Castellano
Il 21 luglio la Russia ha chiesto la chiusura dell’Agenzia ebraica. La questione non è legale ma politica. Mosca non ha digerito le critiche di Israele e la condanna del presidente degli Stati Uniti Joe Biden dell’invasione dell’Ucraina. Per questo motivo la mossa del governo russo appare allora come una ritorsione nei confronti dello Stato ebraico.
A Mosca la comunità ebraica teme la cortina di ferro: “Non vogliamo tornare nell’Urss”
di Anna Lesnevskaya
L’invasione russa dell’Ucraina non ha solo sconvolto l’ordine geopolitico, ma all’interno della Russia stessa ha catalizzato tutti i processi repressivi che erano già in corso, lasciando sempre meno spazio alle voci fuori dal coro. E il mondo ebraico non è stato risparmiato da queste dinamiche.
Rifugiati in Germania 5 mila ebrei ucraini fuggiti dalla guerra
di Ilaria Ester Ramazzotti
Dallo scoppio della guerra in Ucraina, circa 5 mila ucraini di religione ebraica hanno raggiunto la Germania in qualità di rifugiati. Lo ha riferito questo mese al Jerusalem Post il commissario del governo federale per la vita ebraica in Germania e la lotta all’antisemitismo Felix Klein, intervenuto anche alla Conferenza dei rabbini europei svoltasi il primo di giugno a Monaco di Baviera.