di Nathan Greppi
Shoah
Charlotte Salomon, il sogno e il talento svaniti nella Shoah
di Daniele Liberanome
Una mostra a Palazzo Reale racconta l’arte della giovane ebrea berlinese che affidò la sua vita a centinaia di tempere. In Vita? o Teatro? c’è tutta la forza dell’Espressionismo tedesco
Io e Elie Wiesel, due memorie, due modi opposti di dire Shoah
di Massimo Giuliani
Più razionale l’uno, più emozionale l’altro. Due testimoni a confronto, due diverse strategie della Memoria
Leggere per sapere, conoscere per ricordare: i libri della Memoria
Speciale libri: tutte le novità per il Giorno della Memoria 2017 lette dalla redazione di Mosaico e del B-Magazine, Bollettino della Comunità, e dai nostri collaboratori
I genocidi del XX secolo: la Shoah e gli altri
di Fiona Diwan
È possibile non banalizzare il concetto di genocidio? Ne discutono gli storici Yves Ternon e Georges Bensoussan, in una giornata di studio al Memoriale della Shoah.
«In mezzo all’uragano, salvato dalla gentilezza dei Giusti»
di Ilaria Myr
Oskar Tanzer, 90 anni, riuscì a salvarsi, con la sua famiglia, grazie all’aiuto dell’intero paesino di Bozzolo, nel mantovano. Fu soprattutto Don Primo Mazzolari, il parroco, che dettò la linea di comportamento per salvare gli ebrei
Può la Memoria della Shoah essere un vaccino antirazzista e arginare il nuovo antisemitismo?
di Fiona Diwan
Gli usi politici della memoria della Shoah. L’odio verso Israele. Il nuovo antisemitismo di derivazione arabo-musulmana. Il futuro degli ebrei d’Europa. Parla Georges Bensoussan, ospite a Milano a fine Novembre.
È morto Settimio Piattelli, testimone della Shoah
È morto all’età di 95 anni Settimio Piattelli, uno degli ultimi testimoni italiani della Shoah. Auschwitz ce l’hai qui, dentro er cervello, nun va via più, nun può andare via mai” era solito dire Piattelli, le cui parole sono riportate dallo studioso Marcello Pezzetti nel suo libro della Shoah italiana.
“Con Settimio Piattelli scompare uno degli ultimi Testimoni italiani della Shoah ancora in vita – ha dichiarato la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni -. Catturato a Roma insieme al fratello nel maggio del 1944, fu deportato a Fossoli e da lì trasferito ad Auschwitz-Birkenau. La sua sofferta testimonianza dall’abisso dell’orrore e lo straordinario esempio quotidiano che ci ha poi donato, insieme agli altri sopravvissuti, restano un lascito indimenticabile per l’intera società italiana. In questa triste giornata rivolgiamo un pensiero commosso alla famiglia di Settimio. Che il suo ricordo sia di benedizione”.