di Rav Alfonso Arbib, Rabbino Capo della Comunità ebraica di Milano
Guardarsi indietro, all’anno che si chiude: con Rosh Hashanà e Kippur quello che va fatto non è solo un bilancio, ma un esame di coscienza. Valutare i nostri errori per poterli correggere e preparare un anno migliore. Perché si costruisce il futuro solo guardando al passato
Teshuvà
La Teshuvà: avere il coraggio di cambiare vita (e strada)
di Rav Jonathan Sacks (a cura di Lidia Calò)
Ognuno di noi può crescere e migliorarsi: basta che lo voglia intensamente. Uno degli ultimi messaggi per Yom Kippur di rav Jonathan Sacks z”l
Per fare Teshuvà, bisogna sapere perdonare se stessi
di Daniele Cohenca
Questo cammino richiede una grande presa di coscienza, come visto, ma anche una grande consapevolezza e conoscenza di sé stessi; possiamo mentire a chiunque, nasconderci e mascherarci: non possiamo mentire o nasconderci a noi stessi, né a Dio.
La Teshuvà è crescita individuale e ritorno a noi stessi, secondo Rav Kook
di Daniele Cohenca
Nel pensiero del maestro, la Teshuvà, il ritorno, è possibile solamente attraverso una crescita individuale. L’obiettivo è posizionare e sfruttare correttamente tutte le nostre facoltà ed i nostri poteri, nonché il nostro talento e le nostre ambizioni, senza farci confondere da elementi esterni erroneamente definiti come “naturali”, ossia inevitabili, imprescindibili.
Auguri Rosh HaShanà 5777
di di Rav Alfonso Arbib
La teshuvà e il percorso verso la kedushà: gli ebrei devono perseguire obiettivi elevati