Torà

Parashat terumà

Parashà Terumà

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Dio disse: Lascia che costruiscano qualcosa insieme. Questo semplice comando trasformò gli israeliti. Durante l’intera costruzione del Tabernacolo non ci furono lamentele. Qui viene formulata una proposta straordinaria: non è ciò che Dio fa per noi che ci trasforma. È quello che facciamo per Dio.

Mosé e Yitrò (Jan Victors, 1635)

Parashat Yitro. Concentriamoci sulla bontà nella vita e nel mondo

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Poiché siamo naturalmente inclini a concentrarci sul nostro benessere personale, il nostro istinto nel sentire la fortuna di altre persone è di provare invidia o risentimento. La Torah ci esorta a provare sinceramente la gioia dopo aver ascoltato la felice novella di altre persone. Ci mostra quindi l’esempio di Yitro.

John Martin 'La settima piaga in Egitto'

Parashat Bo

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Dobbiamo sforzarci di servire Dio “con i nostri giovani e con i nostri anziani”, combinando l’idealismo giovanile con la maturità e la raffinatezza. Dovremmo vedere queste due qualità non come in conflitto tra loro, ma piuttosto come complementari, fondersi insieme e permetterci di servire l’Onnipotente nel modo più completo possibile.

Parashat Shemot. Dietro a un grande leader ci sono forti donne

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La parashà di Shemot parla dell’iniziazione alla guida di un uomo straordinario, ma appena sotto la superficie c’è una contro-narrazione di sei donne straordinarie senza le quali non ci sarebbe stato un Mosè, che appartengono a una lunga tradizione di donne forti nel corso della storia ebraica.

Yaakov benedice i suoi figli

Parashat Vayechi. Impariamo a sviluppare diverse qualità

Appunti di Parshà a cura di Lidia Calò
Da questa Parashà impariamo che sebbene ognuno di noi abbia i suoi particolari punti di forza, dobbiamo essere preparati, quando se ne presenta la necessità, a intervenire nelle nostre aree da sviluppare maggiormente e lavorare sodo per un compito da espletare, che altri non stanno portando a termine.