di Michael Soncin
Israele ha inviato, attraverso il fondo UNICEF delle Nazioni Unite, 50 dispositivi di telemedicina in 10 centri di cura nell’Ucraina orientale. I bambini potranno essere visitati e monitorati a distanza da un gruppo di medici ed infermieri.
Ucraina
Israele possibile mediatore di un cessate il fuoco tra Ucraina e Russia?
di Paolo Castellano
Il 27 febbraio, il Cremlino ha annunciato che il primo ministro Naftali Bennett si è proposto come mediatore per far cessare i combattimenti sul territorio ucraino.
Ucraina. Occidente miope, Oriente all’arrembaggio: che fare? Una riflessione
di Vittorio Robiati Bendaud
Non capita a tutti di assistere personalmente al collasso di un sistema, che peraltro si considerava dalle sorti magnifiche e progressive, più per narcisismo e per ideologia che per lucida analisi del reale. Quello che l’altro giorno è collassato definitivamente è il sistema geopolitico successivo alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale.
Israele condanna l’invasione russa dell’Ucraina
di Paolo Castellano
Il 24 febbraio, durante la cerimonia di consegna dei diplomi agli ufficiali dell’IDF, il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha espresso sostegno al popolo ucraino, condannando l’invasione della Russia. Le dichiarazioni di Bennett arrivano dopo quelle del ministro della Difesa Yair Lapid sul conflitto ucraino-russo.
Unione Bené Berith: diamo sostegno alle comunità ebraiche dell’Ucraina
di Unione Benè Berith Italia
La drammaticità della situazione scatenata dall’invasione dell’Ucraina sta mettendo in serie difficoltà il già precario stato dei nostri correligionari nel paese attaccato. Ci appelliamo a voi, in quest’ora di crisi e di grande bisogno, di aiutare i nostri correligionari in Ucraina facendo una donazione finanziaria.
Ebrei in Ucraina: una presenza secolare, ancora oggi preoccupata per il suo futuro
di Redazione
Sul sito del Crif, il Consiglio delle comunità ebraiche francesi, è comparso un articolo interessante, sulla situazione degli ebrei oggi in Ucraina, che ne analizza storicamente la presenza nel Paese e guarda in prospettiva alla luce dell’attuale attacco russo. Qui vi proponiamo una traduzione dell’articolo.
La preoccupazione degli ebrei in Ucraina. Israele sposta l’ambasciata a Leopoli
di Paolo Castellano
L’alta tensione militare tra l’Ucraina e la Russia ha messo in allarme il ministero degli Esteri israeliano. Il 17 febbraio, il ministro Yair Lapid ha infatti ordinato il trasferimento dell’ambasciata israeliana da Kiev a Leopoli.
Leader ebraici in Ucraina: “Nessun panico, noi restiamo qui”
di Anna Lesnevskaya
Rav Pinhas Vyshedski dice a Mosaico di sentirsi sollevato dopo lo Shabbat vissuto all’insegna della tensione e di non aspettarsi nessuna guerra.
Israele: in caso di invasione Russa, si valuta l’evacuazione degli ebrei dall’Ucraina
di Marina Gersony
Mentre la crisi russo-ucraina tiene la comunità internazionale col fiato sospeso, vertici del governo israeliano e diverse organizzazioni ebraiche stanno esaminando la possibilità di un’evacuazione di emergenza per un massimo di 75.000 ebrei ucraini, ritenuti idonei alla cittadinanza israeliana ai sensi della Legge del ritorno.
I pogrom dimenticati nell’Ucraina di inizio ‘900
di Nathan Greppi
Tra il 1918 e il 1921, nei territori dell’attuale Ucraina avvennero ben 1.100 pogrom, nel quale vennero sterminati tra i 50.000 e i 200.000 ebrei. Oggi un libro li riporta alla luce.
Ucraina: il Kyiv Jewish Forum compatta il fronte comune contro l’antisemitismo
di Anna Lesnevskaya
Quest’anno il forum ha visto la partecipazione dei capi di Stato, politici e leader ebraici dall’Ucraina, Israele, gli Stati Uniti e da altri Stati che hanno discusso le principali questioni per la comunità ebraica internazionale e il mondo intero, come l’antisemitismo, l’esperienza di Israele come nazione numero uno delle start-up, la lotta alla pandemia e lo sviluppo dell’istruzione ebraica.
Ucraina: scoperto rifugio sotterraneo degli ebrei durante la Shoah
di Nathan Greppi
All’epoca furono circa 100.000 gli ebrei di Leopoli, circa un terzo della popolazione totale, a venire uccisi dai nazisti. Alcuni riuscirono a sopravvivere, scavando un tunnel per fuggire dal ghetto e ricavandosi un nascondiglio nel sistema fognario, dove si stabilirono tra il 1943 e il 1944.