di Paolo Castellano
La Liguria è la prima regione in Italia a schierarsi contro Hezbollah, riconoscendo la matrice terroristica del gruppo libanese e rifiutando la divisione tra “ala politica e militare” (come fa invece l’Unione Europea). Questo atteggiamento è condiviso da un gruppo di Stati europei comprendente l’Inghilterra, la Germania, Slovenia e altri.
Il 2 febbraio durante lo svolgimento del Consiglio regionale ligure è stato approvato l’ordine del giorno (18 favorevoli e 11 astenuti) in cui è presente una condanna “totale” per l’organizzazione libanese. Poche ore dopo, la notizia è stata ripresa anche dalla stampa israeliana.
Come riporta Formiche.net, il documento impegna il presidente della Regione Liguria di “attivarsi nelle sedi opportune, presso il parlamento e il governo, per fare in modo che anche l’Italia, come già fatto in ambito europeo da Germania, Paesi Bassi, Gran Bretagna e Austria, dichiari ufficialmente Hezbollah come organizzazione terroristica nella sua interezza”.
L’ambasciata d’Israele in Italia ha dimostrato soddisfazione in merito, pubblicando un messaggio sui propri canali social: «L’ambasciata d’Israele in Italia accoglie con favore l’importante dichiarazione del Consiglio regionale della Liguria che, primo in Italia, riconosce l’organizzazione sanguinaria Hezbollah, come organizzazione terroristica nella sua interezza».
Lo stesso ambasciatore israeliano in Italia, Dror Eydar, ha aggiunto: «Questa decisione ha lo scopo di preservare la sicurezza dell’intero mondo libero, compresa l’Italia, dai terroristi totalitari che sfruttano le democrazie occidentali come basi o stazioni per le loro attività contro l’intero Occidente».
Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ha intenzione di presentare la proposta alla prossima Conferenza Stato-Regioni, cercando il sostegno di altre Regioni, soprattutto quelle guidate dal centro-destra. Il fine della Regione Liguria è di sensibilizzare la politica nostrana sulla rete italiana dei traffici illegali di Hezbollah.