di Nathan Greppi
Tra domenica 30 giugno e lunedì 1 luglio sono state due le aggressioni di stampo antisemita avvenute a Londra.
Secondo Algemeiner il primo attacco, quello di domenica, è avvenuto a Hackney, un borgo situato nella zona nord-est di Londra, e ha visto un uomo gridare “uccidere tutti gli ebrei!” di fronte a una scuola ebraica, e subito dopo ha aggredito un ebreo nelle vicinanze. Il gruppo di sicurezza Shomrim ha poi riferito che l’aggressore è stato arrestato con l’accusa di crimini di stampo razzista.
Lunedì, invece, un ebreo ortodosso sui 40 anni è stato inseguito per strada da un uomo armato di coltello che ha minacciato di decapitarlo dopo averlo chiamato “fot…o ebreo!”. Il fatto, secondo la polizia locale, è avvenuto intorno alle 10 di mattina nel quartiere di Whitechapel, nell’area orientale di Londra.
Le autorità sono subito intervenute sul posto arrestando l’aggressore, un uomo di 34 anni di cui non è stata resa nota l’identità. Nizza Fluss, un consigliere comunale del quartiere di Barnet nell’area nord di Londra, ha dichiarato alla stampa che l’ebreo aggredito era ancora sotto shock per l’accaduto, e non è riuscito ad andare al lavoro.
Secondo una ricerca del Community Security Trust, un’associazione ebraica che monitora l’antisemitismo nel Regno Unito, nel 2018 ci sono stati 1.652 atti di antisemitismo in tutto il paese, e di questi 950 sono avvenuti a Londra. Rispetto all’anno precedente sono aumentati del 16%, ed è il terzo anno consecutivo in cui aumentano.