di Susanna Sciaky
Niente di meglio che swing, in uno spettacolo con cena che proporrà la musica che a partire dagli anni ’30 un grande direttore d’orchestra come Count Basie inventò dando vita a un fenomeno, la Swing Era, che ebbe negli anni ’40 il suo periodo d’oro facendo seguito a decenni di predominio del jazz tradizionale nato a New Orleans.
Grandissimi musicisti, da Duke Ellington a Glenn Miller, da Benny Goodman ad Artie Shaw, per citarne solo alcuni, contribuirono a esaltare e arricchire questo fenomeno che accompagnò gli anni bui della Seconda Guerra.
La radio, trasmettendo giorno e notte musica swing, contribuì al suo successo e alla sua popolarità fino al coinvolgimento del cinema, finalmente col sonoro, che dedicò a questo genere moltissime musiche per film, ingaggiando orchestre e ballerini, tra cui Fred Astaire e Ginger Rogers.
Musica ballabile, quindi, trascinante e orecchiabile, in anni in cui c’era voglia di spensieratezza e di aria nuova che giunse facilmente oltre oceano, in Europa e quindi in Italia, dove nell’immediato dopoguerra, con l’arrivo degli americani impazzò al massimo.
Oggi lo swing sta rivivendo la sua seconda era, con appassionati followers che riempiono sale da ballo e frequentano corsi, dando così, a questa “giovane” musica di ottant’anni circa, la giusta consacrazione.
L’Adei Wizo di Milano, al passo con i tempi, non si tira certo indietro a fronte di una simile proposta nei confronti dei suoi amici affezionati. E allora eccoci, a breve, per una serata leggera, gioiosa, in un luogo che richiama senza ombra di dubbio i locali ove si suonava così, per una buona occasione di incontro in cui il divertimento si arricchisce del valore aggiunto della solidarietà.
Mai ci dimentichiamo, infatti, in ogni nostra azione, in ogni nostra iniziativa e in ogni giorno del nostro lavoro di chi ha bisogno, perché nei suoi confronti la sorte è stata meno generosa. Quest’anno il progetto che sosteniamo è “Prihut” (il frutto della vita in lingua Amarit), rivolto all’aiuto delle donne immigrate in Israele dall’Etiopia, spesso prive di tutto e in preda a un drammatico choc culturale dopo l’arrivo.
L’obiettivo è il sostegno delle madri etiopi che, con cultura e abitudini diverse, spesso non conoscono l’ebraico e che in Israele possono trovarsi in grave difficoltà al momento della gravidanza e del parto. Un programma di assistenza e sviluppo che si articola in due percorsi: incontri preparatori al parto a partire dal settimo mese di gravidanza e a seguire 12 incontri per neo mamme con ostetriche e psicologi, rivolti alla cura del neonato, all’allattamento e ai problemi che una maternità può comportare.
Vi aspettiamo quindi tutti il 23 ottobre all’Adeissima, come ogni anno, con la vostra energia e il vostro calore che sempre ci sostiene.