di Redazione
Da martedì 24 gennaio fino a giovedì 13 aprile, presso il Memoriale, Spazio Mostre Bernardo Caprotti, sarà possibile visitare la mostra “16 ottobre 1943. La razzia”, in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah di Roma, curata da Marcello Pezzetti, Consulente Scientifico della Fondazione Museo della Shoah, con il coordinamento generale del C.O.R. (Creare – Organizzare – Realizzare).
La mostra, reduce dalla sua prima esposizione romana, vuole riportare all’attenzione del pubblico uno degli episodi più traumatici della storia dell’Italia intera, inquadrando la razzia del 16 ottobre 1943 nel suo contesto storico.
I passaggi e i tragici vissuti personali del rastrellamento degli ebrei di Roma sono raccontati attraverso documenti inediti, testimonianze audiovisive, disegni, mappe e fotografie. Tra le esposizioni anche i quadri del pittore Aldo Gay, sfuggito alla retata, realizzati proprio in quel drammatico frangente.
Il percorso espositivo dà ampio spazio alla topografia della retata, dalla sua preparazione, al transito delle vittime, fino al loro arrivo alla stazione Tiburtina da cui partirono poi per Auschwitz – Birkenau. Grazie ad una mappa, in cui sono localizzati tutti gli arresti eseguiti in quel sabato mattina del 1943, i visitatori avranno modo di conoscere aspetti della storia in gran parte sconosciuti, che presentano drammatici rimandi all’esperienza vissuta dagli ebrei milanesi deportati nell’area dove oggi sorge il Memoriale.
Tra i documenti disponibili: un estratto degli appunti dell’agenda di Mussolini, i telegrammi sul rastrellamento intercettati dai servizi segreti britannici, o il report top-secret, che fu recapitato al Presidente Roosevelt, in cui si diceva che gli ebrei sarebbero stati “liquidati”.