di Ilaria Myr
Inizia mercoledì 6 ottobre e durerà fino a domenica 9 la quarta edizione del Milano Design Film Festival che, all’Anteo spazio Cinema, ospiterà moltissimi film dedicati a questo tema con una programmazione davvero ricca e di valore. L’inaugurazione della manifestazione sarà invece con un Opening Night Party il 5 ottobre a partire dalle ore 22.30 alla Triennale di Milano.
Una programmazione davvero ricca per quattro giorni al cinema per ammirare film dedicati al mondo dell’architettura e del design: in cartellone anche diverse première mondiali tra le quali “The Campana Brothers Fernando & Humberto” e “L’assemblea del Nulla”, nonché numerose prime europee e italiane.
Fra i film in cartellone anche due opere israeliane: la prima,“I don’t belong anywhere – Le cinema de Chantal Akerman“, è un docu-film sull’artista belga ebrea, girato da Marianne Lambert. Il film evoca alcuni dei 40 film di questa importante regista fra cui l’emblematico Jeanne Dielman, 23, Quai du Commerce, 1080 Bruxelles. Da Bruxelles a Tel Aviv, da Parigi a New York, il documentario ci porta sui luoghi delle sue peregrinazioni.
“Il Milano Design Film Festival ha voluto rendere omaggio a questa grande artista morta prematuramente, la cui poesia e intensità dei racconti non potevano mancare in un’edizione la cui guest curator è dedicata all’arte”, spiega a Mosaico Silvia Robertazzi, curatrice dell’evento insieme ad Antonella Dedini.
L’altro docu-film interessante per il mondo ebraico è The destruction of memory dell’australiano Tim Slade, basato sul famoso omonimo libro di Robert Bevan del 2006. Il film, aggiornato temporalmente rispetto al libro, è dedicato a un tema quanto mai attuale: la distruzione dell’arte e dell’architettura nelle guerre. Il film si apre con la distruzione di Palmira, in Siria, e sottolinea quanto il genocidio dell’arte e di simboli architettonici e culturali sia frutto un disegno politico molto preciso che mira a cancellare la memoria di intere popolazioni e come essa faccia parte del genocidio etnico. Nel film non mancano riferimenti anche a quello che successe nella seconda guerra mondiale, con il riferimento a documenti e leggi che dovrebbero proteggere l’assassinio di una cultura.
Oltre ai moltissimi film in programma all’Anteo spazio Cinema per il Milano Design Film Festival 2016, anche diversi workshop che ambiscono a far conoscere e sperimentare il mondo del design attraverso l’arte cinematografica. “Il Festival si è molto rafforzato in questi anni, e può vantare oggi la presenza di artisti nazionali e internazionali – commenta soddisfatta Silvia Robertazzi -, con molte prime di film importanti. Fra queste, quello sui fratelli brasiliani Campana, noti designer, così come quelli dedicato ad Alessandro Mendini. Interessante, poi, anche il panel dedicato alla solidarietà, chiamato Design through awareness, in cui imprenditori, designer e giornalisti racconteranno la loro esperienza lavorativa e il tempo che dedicano ad attività solidali”.
Qui il programma completo del festival.