Lectio lunedì 21 giugno 2021
Ore 18.30
Teatro Franco Parenti
5 VERBI PER (RE)SUSCITARE LA LIBERTÀ.
Il cappello scemo per confermarla.
di Haim Baharier
Quando il maestro torna a parlarci, è tempo di domande.
Una conferenza di attualità per ripensare l’occidente, interpellato nei suoi valori.
I 5 verbi dell’uscita dalla schiavitù oggi trovano una nuova attualità. La situazione tenebrosa che il mondo sta vivendo deve farci interrogare su come attualizzare il compito che questi verbi ci indicano, per aiutarci a (ri)conquistare la libertà.
Nella conferenza del 21 giugno, prendendo spunto dalla sua ultima opera Il cappello scemo, in libreria dal 17 giugno (Garzanti, pp. 132, euro 16,00) , il maestro Haim Baharier porterà le sue riflessioni sulla concretizzazione di questi verbi e l’esigenza di applicarli di nuovo oggi, in un momento in cui preme il bisogno e la necessità di riacquistare libertà e consapevolezza.
Il cappello scemo
Le massime dei Padri narrano che, alla vigilia del Sabato, il Divino creò dieci ultimi oggetti, mai più replicati. Dalla manna all’arcobaleno, dalla scrittura alle tavole dell’alleanza, queste creazioni diventano, nelle riflessioni di uno dei più importanti studiosi di ermeneutica e di esegesi biblica in Italia, dieci percorsi di pensiero ricchi di senso e di significato per noi donne e uomini di oggi. Nell’interrogare questa inattesa coda alla Genesi, Haim Baharier unisce la sua ricca cultura con uno straordinario talento narrativo, evocando ricordi, storie e aneddoti personali: la festività di Pèsach della sua infanzia; le lezioni ricevute dai grandi maestri incrociati nel corso di un’esistenza ricca e avventurosa; i racconti delle donne e degli uomini che, provenienti da tutto il mondo, hanno fondato lo stato di Israele indossando il celebre kova tembel, il “cappello scemo” dei pionieri. Il risultato è un libro sorprendente che aiuta a compiere il più difficile dei percorsi: superare lo smarrimento delle nostre vite, uscire dallo statuto di schiavi e imboccare finalmente la propria via da uomini liberi.
Haim Baharier nasce a Parigi nel 1947 da genitori di origine polacca reduci dai campi di sterminio.
Questo condiziona la sua vita, portandolo a studiare il pensiero ebraico quale matrice di quello occidentale e ad approfondire il percorso della conoscenza psicanalitica.
Ha tenuto lezioni e conferenze in tutta Italia ed è autore di opere che uniscono intimamente l’ermeneutica a elementi autobiografici e narrativi. Tra i suoi libri ricordiamo: La Genesi spiegata da mia figlia (2006), nata dagli incontri al Teatro Dal Verme di Milano, Il tacchino pensante (2008), Le dieci Parole (2011), Qabbalessico (2012) e La valigia quasi vuota (2014).