di Naomi Stern
Manca poco meno di un mese al 1 maggio, fatidica data di apertura di EXPO 2015. Questo sarà un grandissimo evento per tutta la città di Milano, ma non solo. Arriveranno visitatori da tutto il mondo ed anche ai più piccoli saranno riservati spazi e attrazioni create appositamente per loro. In questo modo, nessuno resterà escluso dalla festa culinaria, culturale e cosmopolita più grande e importante del mondo.
All’Expo 2015 Milano, i più piccoli visitatori saranno incoraggiati ad essere più curiosi e volenterosi di conoscere. Per questo motivo, il Museo di Scienza Bloomfield di Gerusalemme permetterà ai bambini in visita di partecipare attivamente agli esperimenti di ultima generazione.
Il museo israeliano, infatti, crede molto nella trasmissione della scienza e delle scoperte scientifiche e tecnologiche degli ultimi anni, a tutti i suoi visitatori, sia piccoli che grandi. Sarà una grande sfida, durante l’EXPO, permettere a tutti coloro che lo vorranno, di visitare il proprio stand e di scoprire ed approfondire le nuove scoperte scientifiche.
Il Museo di Scienza Bloomfield di Gerusalemme è stato fondato nel 1992 ed è localizzato di fronte alla Hebrew University, nel quartiere di Givat Ram. Il museo è stato intitolato al suo principale fondatore, Neri Bloomfield.
Nel museo vengono spesso organizzati eventi speciali che includono programmi attinenti alla scienza, come la ricerca biomedica, in cui il pubblico è invitato a incontrare dei ricercatori e a discutere le questioni etiche rispetto a temi come quello delle cellule staminali.
L’Unione Europea ha anche promosso per diversi anni uno speciale programma scientifico notturno, che rimanda molto a quello italiano di “Una notte al Museo”.
In questo periodo il Museo di Scienza Bloomfield sta concentrando le sue esibizioni verso un filone tutto attinente al tema della luce. La principale esibizione attuale si intitola “Touching the Light” e prevede dei workshop basati su giochi di luce e ombra.
Il Professor Archibal Ombre, scienziato, sognatore e collezionista di ombre, accoglie i visitatori nella sua casa e li invita a diventare degli scienziati. Decine di mostre interattive e opere di importanti artisti israeliani invitano i visitatori a giocare con le ombre, ad ingrandirle, allargarle, duplicarle, lasciarle correre per poi riacchiapparle.
Tutte le luci provengono dalle installazioni stesse.
L’augurio che possiamo farci è che la luce e l’innovazione del Museo Bloomfield possano illuminare anche Milano e l’EXPO.