Invitiamo ad aderire all’invito del Rabbino Capo d’Israele, Rav David Lau, e digiunare per mezza giornata il giorno mercoledì 25 marzo – 29 adàr, vigilia di Rosh Chòdesh Nissàn che, tradizionalmente, è giorno dedicato alla preghiera e all’espiazione.
Il digiuno inizia alle 4.50 e termina alle 13.00.
L’invito è rivolto esclusivamente a persone che sono in buona salute e non hanno sintomi di alcun tipo. Sono esclusi da questo invito le persone al di sopra dei 65 anni e i ragazzi al di sotto dei 18. Sono esentate le donne in gravidanza e quelle che allattano.
Sono ovviamente escluse le persone che si trovano in quarantena.
Chiunque durante il digiuno non si sentisse bene, deve immediatamente interrompere il digiuno. Come tutti i digiuni deve essere accompagnato dalla tefillà (preghiera), dalla teshuvà (esame di coscienza) e dalla tzedakà (aiuto ai bisognosi).
Si invitano quindi a leggere dei salmi e a pregare per la fine di questa situazione difficile e questo vale sia per chi fa il digiuno sia per chi, per qualsiasi motivo, non lo facesse.
Per poter fare il digiuno è necessario prendere l’impegno il giorno prima nella tefillà di Minchà. In questo caso si può aggiungere nella Amidà del giorno del digiuno il brano di Anènu. Invitiamo inoltre tutti a fare uno sforzo in quel giorno (così come negli altri giorni) per studiare Torà.
È fondamentale per tutti impegnarsi nell’aiuto del prossimo facendo tzedakà.
Chi non fa il digiuno, lo può sostituire con tefillà, teshuvà e tzedakà.
Che H. ascolti le nostre preghiere, dia una pronta guarigione ai malati e ponga termine a questa situazione.
Il rabbino Capo Rav Alfonso Arbib
Milano 23 marzo 2020, 27 adàr 5780