di Roberto Zadik
Tornano gli appuntamenti musicali al centro culturale Beth Shlomo, con una grande performance del clarinettista e direttore d’orchestra triestino Davide Casali. Domenica 16 febbraio dalle 17.00 l’artista, assieme al pianista Pierpaolo Levi, si concentrerà su compositori e musicisti ebrei che hanno segnato il Novecento con il loro talento e la raffinatezza stilistica e compositiva. Autori appartenenti ai più svariati registri espressivi e musicali che il musicista eseguirà con alcuni brani decisamente coinvolgenti, ricostruendo efficacemente le caratteristiche ma anche le vicissitudini del mondo ebraico contemporaneo in un intenso “racconto sonoro”.
Una iniziativa (costo del biglietto 10 euro, l’incasso verrà totalmente devoluto al Beth Shlomo) dedicata al Novecento e alla sua tormentata storia, ai grandi compositori ebrei e al contributo spesso poco conosciuto ma fondamentale di personaggi tragicamente scomparsi a causa delle persecuzioni nazifasciste e di alto livello artistico, culturale e umano. Protagonisti di questa intensa serata saranno vari compositori e musicisti ebrei italiani e ashkenaziti. A cominciare dall’ebreo torinese Leone Sinigaglia, non solo raffinato e versatile compositore ma anche ricercatore musicale con i suoi dotti studi sui Canti piemontesi e sui canti dei contadini e della tradizione popolare, che qui verrà interpretato dal duo Casali – Levi con le sue Variazioni su un Tema Op 19 del grande compositore austriaco Franz Schubert, autori di capolavori come la Sinfonia 8 soprannominata L’incompiuta e di varie sinfonie e lavori teatrali. Vissuto 76 anni, Sinigaglia ha lavorato con varie orchestre e musicisti molto prestigiosi come il direttore Arturo Toscanini, per poi morire tragicamente di infarto mentre la polizia nazifascista stava per arrestarlo, nel 1944.
Sempre legato alla Shoah, anche il musicista ebreo polacco Viktor Ullmann, morto nel 1944, a 46 anni, nel lager di Auschwitz dopo una lunga permanenza nel campo di concentramento di Theresienstadt. Autore di forte espressività e fortemente riflessivo e malinconico, descritto come “schivo, molto colto, altruista ed efficace poeta” nella serata a lui dedicata presso l’Università Statale di Milano lo scorso 27 gennaio, Ulmann sarà al centro del programma dell’esibizione del duo Casali – Levi, con la sua Sonata n. 5.
Emozioni, storia e atmosfere che oscillano da talenti italiani, da Sinigaglia, a Emilio Russi, pianista e compositore triestino concittadino di Casali e uno dei protagonisti del Novecento musicale ebraico italiano assieme a un altro grande artista come Mario Castelnuovo Tedesco con la sua Umoresche, notturno e barcarola per pianoforte, all’ebreo mantovano Renzo Massarani con il suo Preludio; ad artisti ebrei ashkenaziti come Ullmann e Jerome Margolis, compositore e pianista di cui ascolteremo il brano Kol Nidre. Un programma e un artista come Casali decisamente versatili e interessanti; in questi anni oltre che virtuoso clarinettista, è conferenziere specializzato in musica ebraica, direttore di festival come il Viktor Ullmann e di orchestre come Abimà, impegnato in varie trasmissioni e progetti musicali sempre nuovi e originali. Pierpaolo Levi è un raffinato pianista che si esibisce regolarmente a Parigi e Londra, ha eseguito più volte l’integrale delle Rapsodie Ungheresi di Liszt; questo stesso programma è stato registrato dalla RAI.
Il Centro Culturale Beth Shlomo torna alla musica con questo concerto che rientra nel programma degli eventi del Centro Studi di Musica Ebraica ITalYa, impegnato a divulgare e promuovere la musica della tradizione ebraica e il suo stretto legame con la spiritualità, la storia e la cultura italiana. Tante emozioni, ottima musica e buffet a fine serata. Per maggiori informazioni www. bethshlomo.org
Nella foto: Viktor Ullmann