NefEsh Trio in concerto al Museo del Violino di Cremona

Appuntamenti

di Ilaria Ester Ramazzotti

nefesh-trioRitmi travolgenti, strumenti a corda che diventano percussioni, e poi momenti di struggente intimità, in un viaggio sonoro che ha come terra d’origine la musica ebraica, una musica che è da sempre incontro, contaminazione, profondità ed euforia; un viaggio attraverso mille luoghi e provenienze che il NefEsh Trio racconterà in note il prossimo 24 novembre a Cremona all’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino. Ce ne parla Manuel Buda (chitarra), che insieme a Daniele Davide Parziani (violino) e Davide Tedesco (contrabbasso) porta avanti dal 2006 una ricerca musicale la cui essenza è racchiusa nella fusione di due parole ebraiche: nefesh, anima, ed esh, fuoco, dalle quali nasce il nome del Trio.

Il concerto, presentato dalla Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari di Cremona, sarà introdotto dagli interventi di Fausto Cacciatori, conservatore delle Collezioni Museo del Violino, e di Titta Magnoli Bocchi, storico e giornalista, che metteranno in luce alcuni aspetti del legame fra ebraismo e storia del violino a Cremona.

“Siamo onoratissimi di essere stati scelti per portare la musica ebraica in un luogo simile, una sala dalle caratteristiche estetiche e acustiche uniche – ci dice Manuel Buda -; suoneremo qualcosa di nuovo rispetto al nostro repertorio standard, ma anche qualche evergreen e qualche Klezmer, che non può mancare, perché sul violino è un genere che ha molto da dire”. Ma sarà soprattutto il tema del percorso a caratterizzare il concerto, sarà il senso del viaggio fra Nord, Sud ed Est del Mediterraneo, passando per Israele, a battere il ritmo del racconto. “Un viaggio nel quale abbiamo accostato temi di provenienze temporali e geografiche molto diverse, in nome di una libertà di ispirazione che ci ha portati negli anni a selezionare melodie solamente per la loro capacità di parlarci profondamente”, sottolinea NefEsh Trio.

“Alle orecchie del grande pubblico, musica ebraica significa di solito klezmer. Questo fortunato genere si è sviluppato come musica profana fra gli ebrei askenaziti, ma, in realtà, il popolo ebraico nella sua millenaria diaspora ha toccato molte altre terre e culture, dando origine a tradizioni ben diverse sotto ogni punto di vista, dunque anche musicale – si legge nella presentazione dell’evento -. Pensiamo alla musica sefardita degli ebrei fuggiti dalla Spagna in tutto il Mediterraneo dopo la Reconquista. Pensiamo alla musica mizrachi degli ebrei che hanno vissuto per secoli sotto la dominazione araba. E poi, con la nascita della realtà israeliana, all’improvviso ebrei dalle origini più lontane si sono trovati a vivere fianco a fianco. Questo ha dato luogo a un fiorire di incroci di sonorità e alla scrittura di brani interessantissimi, che si portano dentro elementi delle varie tradizioni, ma che da queste suonano senza dubbio diversi”.

Un caleidoscopio di tradizioni e di storie, di percorsi e di incontri fra le culture e fra i popoli europei e del Mediterraneo, un bagaglio sfaccettato di melodie che comprende musica klezmer, sefardita, yemenita e poi israeliana, da cui NefEsh Trio si nutre e si ispira per elaborare e proporre le sue composizioni.

“Non tutto ciò che è stato scritto da ebrei può però definirsi musica ebraica, ed è difficile affermare che tutta la musica ebraica abbia un tocco riconoscibile – aggiunge Manuel Buda -, ma all’interno della tradizione musicale ebraica, indipendentemente dal fatto di essere ashkenazi, yemenita o sefardi, o dal fatto di essere lenta e meditativa, esiste in certo tocco spirituale, una nefesh che noi abbiamo in questi anni cercato di esprimere in musica”. Quella di  NefEsh Trio è così ricerca di sonorità capaci di raggiungere nello spirito anche quei punti che non si è soliti toccare, suscitando emozioni che non si è soliti percepire, una musica spirituale che nasce lungo un percorso snodato fra luoghi della storia e luoghi dell’anima.

 

Concerto NefEsh Trio

Daniele Davide Parziani, violino

Manuel Buda, chitarra

Davide Tedesco, contrabbasso

Giovedì 24 novembre, ore 20.30

Auditorium Giovanni Arvedi

Museo del Violino – Cremona

Ingresso libero fino a esaurimento posti