di Ilaria Myr
Il Midrash indica che a Shabbat è desiderabile mangiare pesce, pollame e carne per evocare il fatto che Dio è padrone delle acque, dell’aria e della terra. Vi è, tuttavia, una tradizione che ha ricevuto un’accettazione universale in tutte le comunità ebraiche: quella di mangiare pesce. E molte spiegazioni confermano questo utilizzo. Ne riportiamo alcune, tratte dal libro La Table Juive (Edisud).
I testi riportano che Dio era soddisfatto delle sue creazioni del 5 °, 6 ° e 7 ° giorno. Ora, si tratta della creazione dei pesci il quinto giorno, quella dell’uomo il sesto e Shabbat il settimo; quindi, se l’uomo mangia pesce a Shabbat, potrebbe avvicinarsi un po’ al piacere “divino”.
Inoltre, i pesci non hanno palpebre e quindi i loro occhi sono sempre aperti. Ciò ricorda, secondo la tradizione, che “l’occhio di Dio è aperto a coloro che lo temono”.
Altra spiegazione: il pesce sopravvive solo in acqua. Allo stesso modo, gli ebrei possono vivere solo nella Torà, che viene chiamata “acqua” nei testi.
Queste polpette di pesce, le Belehat Samak, vengono dall’Egitto, dove gli ebrei usavano cucinarle per Shabbat. Sono polpette di pesce in salsa di pomodoro, con un leggero gusto di aglio: la mia mamma le cucinava raramente, ma quando le faceva le divoravo!
Ingredienti
1 kg di filetto di pesce: (merluzzo, nasello)
4 spicchi d’aglio o 2 cipolle
1 manciata di mollica bagnata e strizzata o 4 cucchiai di semola fine
2 uova
1/2 cucchiaino di cumino o curcuma
1/2 cucchiaino di noce moscata
1 mazzo di prezzemolo
concentrato di pomodoro
succo di mezzo limone
sale
Preparazione
Tritare la polpa del pesce con gli spicchi d’aglio o la cipolla e il prezzemolo. Aggiungere il pane, le uova, il sale e le spezie al trito e formare delle palline. Friggerle e dorarle nell’olio. Intanto, riscaldare 2 bicchieri di acqua, olio e sale; aggiungere il concentrato di pomodoro e fare bollire il tutto. Immergere le polpette nel brodo e cuocere a fuoco basso fino a completo assorbimento (circa 15 minuti). Aggiungere a fine cottura poco peperoncino e il succo di mezzo limone. Consumare caldo o freddo.