di Ilaria Myr
Il haroset, una specie di marmellata che si fa per la festa ebraica di Pesach, è uno dei cibi che deve essere sul piatto del Seder (la sera della vigilia della festa di Pesach), a simboleggiare la malta che gli ebrei usavano in Egitto durante la schiavitù per costruire le piramidi per gli egiziani.
A seconda della provenienza della famiglia, il haroset ha ingredienti diversi (e dunque anche colore, profumo e gusto…).
A casa mia – famiglia sefardita proveniente dall’Egitto (almeno fino alla generazione a cui sono risalita…) – il haroset è una bella marmellata rossiccia, al sapore d’Oriente. Datteri, uvetta, chiodi di garofano, nocciole e mandorle cotti insieme, per ricordare un periodo triste, ma in un modo comunque dolce e allegro, come sempre succede nella tradizione ebraica!
Ecco qui la ricetta della mia mamma, Minouche z”l.
INGREDIENTI
Per 1 kg di datteri:
½ kg di uvetta (malaga)
1 ½ bicchiere di zucchero
1 bicchiere di vino o succo uva (N.b: quest’ultimo è zuccherato, quindi mettere meno zucchero)
2 bicchieri abbondanti d’acqua
2 Chiodi di garofano
Mandorle, noci (3hg), nocciole (4 hg) e mandorle (3 hg)
(N.B.: se si vuole aggiungere qualche albicocca secca e prugne)
PREPARAZIONE
Mettere nell’acqua per una notte uvetta e datteri.
Farli bollire nella pentola a pressione con i 2 bicchieri d’acqua per 20 minuti circa e i due chiodi di garofano.
Passarli nel passaverdure (buchi medi) e metterli sul fuoco con il bicchiere di zucchero e quello di vino e mescolare continuamente per 15 minuti.
Tritare noci, nocciole e mandorle, e unirle al composto, tenendone una parte per decorare la superficie.
Pesach sameach!