di Miriam Bendayan
Come preparare in casa dei gustosi falafel? E come stupire gli amici con i finger food più sfiziosi? La risposta su Labna.it, un raffinato blog culinario che ha compiuto da poco un anno e che fornisce materiali originali anche al sito comunitario Mosaico-cem.it. I creatori? Jasmine Guetta e Manuel Kanah, due ragazzi della Comunità, con il pallino del mangiar bene, che hanno deciso di trasformare questa loro passione in un luogo virtuale imperdibile per tutti gli interessati.
Il sito prende il nome dalla labna, un tipico formaggio bianco a pasta cremosa, preparato in tutto il Nord Africa e Medio Oriente, dal Marocco a Israele, all’Iraq (e nel blog anche di questo c’è la ricetta). Vi si descrive con semplicità e chiarezza la preparazione dei piatti più svariati: dagli antipasti ai dolci, dalle conserve alle ricette per vegetariani. Taboulè e latkes, hraimi e shakshouka: un viaggio trasversale nella cucina italiana e internazionale, con un occhio di riguardo alla tradizione ebraica.
“Senza amore, in cucina, nessun piatto può uscire perfetto, nessun cuoco realizzare il suo potenziale. La cucina richiede pazienza e dedizione, per dirla con lo chef Heinz Beck, un rapporto emozionale”, scrivono i due ragazzi presentando il loro sito. Sì, perché l’amore è l’ingrediente segreto, senza di questo non si “cucina” nulla, anche nella vita di ogni giorno
Come è nata l’idea di un blog dedicato alla cucina?
Manuel: Il cibo è uno dei primi tre piaceri della vita. Sentivo il bisogno di fare un blog per me e per tutti coloro a cui piace stare ai fornelli, per quelli che hanno fantasia in cucina. Una volta qualcuno mi ha detto: “molte persone impiegano le loro energie lavorando duro e poi usano i loro soldi per mangiar fuori, dove c’è uno che consuma la sua energia cucinando per gli altri… pochi invece usano la propria energia per preparare qualche cosa che tornerà a lui stesso”. Penso che sia molto bello cucinare per se stessi: quando mangi sai che ti stai facendo una coccola, e detto tra noi, cosa c’è di più bello?!
Jasmine: Sono addicted, adoro i food blogs di cui sono una lettrice accanita, da quando i primi pazzi foodies americani si sono lanciati in Rete per mostrare i più svariati intrugli, le più astruse ricette alla blogosfera e ora sono qui a scrivere perché credo profondamente nell’idea dello Chef Gusteau nel film Ratatuille: “tout le monde peut cuisiner”. Sono convinta che non ci sia ostacolo che non si possa superare con un po’ di buona volontà e passione.
Di quale ricetta siete più orgogliosi?
Siamo fieri di tutte le nostre ricette. Sono nostre creature. Una ricetta ha magari una foto più riuscita, un’altra può essere raccontata con particolare brio, ma siamo orgogliosi di tutte.
Pubblicate soprattutto ricette originali create da voi, quelle tradizionali delle vostre famiglie, o altre che avete rielaborato prendendole in giro per il mondo?
In generale pubblichiamo ricette “nostre” e della nostra tradizione: di solito inventiamo qualcosa di nuovo, ma spesso e volentieri ci affidiamo ai consigli di mamme e nonne, che custodiscono una sapienza preziosa e antica. È bellissimo poi fare qualche incursione nella cucina ebraica delle nostre origini, ricca di sapori e profumi straordinari.
A questo proposito, qual è il vostro rapporto con la cucina ebraica?
La cucina ebraica ci piace molto, perché è parte fondamentale della nostra cultura gastronomica. Inoltre, siamo consapevoli che le ricette ebraiche siano particolarmente preziose: si tramandano da secoli di madre in figlia, pertanto costituiscono un tesoro da preservare e valorizzare. Un patrimonio, perché la cucina è cultura. La cucina ebraica che proponiamo è un valore aggiunto rispetto ai contenuti del blog: nessuno, online, nella blogosfera, ha qualcosa di simile! Sono proprio le ricette ebraiche, spesso, a caratterizzarci e a renderci unici in un panorama vastissimo.
Quali piatti ebraici ci consigliate?
Beh, ovviamente consigliamo la labna! Per uno spuntino goloso, bagel con tershi di zucca; per una cena caratteristica in stile israeliano, hummus, baba ganoush, falafel, shoukshouka e pita, tutti rigorosamente fatti in casa.