di Naomi Stern
A Raanana esiste un negozio grande più o meno come un’edicola. Al suo interno si trovano le migliori spezie di Israele, insieme ad ogni tipo di arachide, anacardo o frutta secca esistente sulla terra. La mia famiglia abita proprio e due passi da questo posto incantato e, ogni volta che la si va a trovare, una visita dal rivenditore di spezie è assicurata. Lo zaatar è la classica miscela di spezie che è sempre presente nella valigia del ritorno. A Milano per combattere la nostalgia, questa volta ho deciso di usarla come guarnizione alla pita. La magia della ricetta è la sacca che si crea al suo interno, pronta per essere riempita delle migliori prelibatezze che la cucina israeliana (ma anche italiana) propone. La mia preferita? Pita con zaatar ripiena di melanzane fritte, hummus e falafel.
Ingredienti
Quantità per 12 pite:
• 450 gr di farina 0
• 300 ml di acqua tiepida
• 10 gr di lievito di birra
• 1 cucchiaino di sale
• 20 gr di olio EVO
Preparazione
Sbriciolare il lievito in una ciotola, versare a filo l’acqua tiepida e mescolare con un cucchiaio di legno. Aggiungere l’olio d’oliva, poi una manciata di farina e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Coprire la ciotola e lasciar riposare per 5 minuti. Aggiungere la rimanente farina, il sale e lavorare energicamente su una spianatoia fino a ottenere un impasto lucido, sodo ed elastico. Ungerlo uniformemente d’olio. Adagiarlo in una ciotola, coprire con un canovaccio umido e far lievitare per 90-120 minuti. Rovesciare l’impasto sulla spianatoia e dividerlo in 12 porzioni. Modellare 12 palline, coprirle con un telo appena umido e lasciarle riposare per 10 minuti. Con il mattarello infarinato, realizzare 12 dischi spessi 0,5 cm e guarnirli a piacere con lo zaatar. Sistemare i dischi su carta da forno leggermente infarinata e far lievitare per 30 min. Inserire le teglie vuote in forno e portare la temperatura a 250 gradi. Sistemare poi le pite sulle teglie bollenti e far cuocere per 5 minuti. Far raffreddare le pite su una gratella prima di gustarle.