di Naomi Stern
Non esiste cena a Tel Aviv che non abbia come antipasto una ciotola piena di babaganush, pronta ad accogliere in tavola tutti i convitati. Servito con una pita tiepida o con la challà, a Shabbat, è una vera delizia, piena di sapori e di sfumature.
Il babaganush è senza dubbio l’apoteosi della melanzana che in questo piatto trova infatti la possibilità di esprimere tutti i suoi sapori e la sua consistenza soffice e morbida, irresistibile. La tahina la avvolge completamente, il limone le dà quella giusta acidità e freschezza insieme alla menta. Il coriandolo, per concludere in bellezza, regala al palato un tocco di Oriente. Come ogni piatto della tradizione, anche del babaganush esistono svariate versioni. Questa è la mia, con le melanzane tagliate rigorosamente a coltello (anche complice l’assenza di un frullatore in casa…) e con l’aggiunta di un pizzico di succo di lime, per far contenti i miei amici brasiliani!
Preparazione
Lavare le melanzane, racchiuderle nella carta stagnola e infornarle per 90 minuti a 200 gradi. Saranno pronte una volta diventate morbide e scure, con la pelle raggrinzita. Nel frattempo preparare in una ciotola il succo di limone, il succo di lime, la tahina, l’aglio tritato finemente, la menta e il coriandolo. Il tutto deve diventare una crema liscia e abbastanza liquida, se necessario aggiustare la consistenza con un goccio d’acqua.
Dopo che le melanzane si saranno raffreddate, sbucciarle e ricavarne tutta la polpa. Tagliare a coltello la polpa e renderla a cubetti. Unire le melanzane con la crema e mescolare il tutto fino a quando gli ingredienti non saranno amalgamati uniformemente. Regolare di sale, pepe e limone a proprio piacimento. Servire il babaganush tiepido e con un filo d’olio, accompagnandolo con una pita, con la challa o con del pane morbido.
Ingredienti
• 2 melanzane medie
• 2 cucchiai di tahina
• 1 limone
• 1/2 lime
• 1 spicchio di aglio
• menta e coriandolo freschi
• sale e pepe q.b.
• olio evo q.b.