di Redazione
Film, teatro, eventi… Kesher: la cultura in comunità
Perché il giusto soccombe mentre il malvagio trionfa? E se l’Altissimo ama il suo popolo perché lo colpisce così duramente? In che cosa consiste la libertà di scelta se il nostro destino è già deciso dai nostri geni, dall’educazione che riceviamo, dal carattere, o dall’imperscrutabile disegno divino? Dalla riflessione sull’esilio al problema del Male e del libero arbitrio.
Questi e altri i grandi temi del Pensiero ebraico e dei suoi Maestri contemporanei che saranno al centro del corso annuale di Kesher che Rav Roberto Della Rocca propone quest’anno, ogni martedì, alla Residenza Arzaga: da giganti del pensiero come Franz Rosenzweig e Martin Buber, Yeshiaiau Leibowitz, rav Avraham I. Kook e Abraham J. Heshel, alla riflessione sulla Shoah con filosofi come Emil L. Fackenheim e Hans Jonas; e ancora da Eliahu E. Dessler a Joseph Solovetchik a Emmanuel Levinas… «Ho pensato a un ciclo che affronti argomenti spinosi alla luce dei pensatori più stimolanti della modernità ebraica.
Un corso che sia anche una fotografia del metodo e del pensiero ebraico attraverso le varie correnti della storia, dal Chassidismo alla Qabbalà, dalla Haskalà al Sionismo, con indicazioni di testi propedeutici e un’antologia di brani», spiega Rav Della Rocca (ogni martedì, dal 9 ottobre, ore 19.00 – 20.00, in casa di riposo). Un programma fitto e ricco di stimoli. Quest’anno Kesher propone inoltre novità interessanti, sia di contenuto sia di metodo e organizzazione, con eventi dalla periodicità più diluita. La grande novità riguarda le famiglie e l’appuntamento bimestrale la domenica pomeriggio, alle 17.00: un appuntamento questo studiato apposta per coinvolgere genitori e bambini. Kesher metterà infatti a disposizione due madrichim per intrattenere i più piccoli e consentire così ai genitori di seguire conferenze, dibattiti, eventi. «Un progetto per famiglie, con l’idea di potenziare l’aspetto sociale di Kesher, le occasioni d’incontro collettivo e conviviale, coinvolgendo la gente con shabbatonim, proiezioni di film e piéce teatrali a cui magari segue un dibattito; e poi, ancora, concerti e conferenze», spiega Della Rocca. A partire da quest’anno saranno coinvolti nelle attività di Kesher anche gli enti ebraici milanesi, dal Keren Kayemet all’Adei, dall’AME ai Figli della Shoah, con l’idea di mettere a fattor comune competenze, idee, organizzazione.